Nazione Mapuche: Le vittime non sono riuscite ad identificare Jones Huala come autore dell’incendio


Il pubblico ministero incaricato dell’accusa ha sollecitato ai magistrati una pena di 12 anni per la distruzione dell’abitazione e di 3 anni per il possesso di un’arma artigianale contro il dirigente mapuche estradato dall’Argentina.

La famiglia danneggiata nel 2013 dall’incendio intenzionale della loro abitazione, nella zona rurale vicina alla città cilena di Valdivia, attentato di cui è accusato Facundo Jones Huala, ieri non ha potuto identificare il referente mapuche argentino come partecipante all’attacco che distrusse totalmente i loro beni. Così hanno informato fonti giudiziarie.

I membri della famiglia Riquelme sono gli unici testimoni diretti dell’attacco vandalico. Nonostante ciò, sono stati incapaci di riconoscere il referente della Resistenza Ancestrale Mapuche (RAM) dentro il gruppo di incappucciati che bruciarono il luogo.

Nell’ambito del processo che si svolge a Valdivia, Verónica Riquelme, figlia di Alberto Riquelme Paillán, che il 9 gennaio 2013 svolgeva la funzione di guardiano nella tenuta Pisu Pisué, ha testimoniato ieri sulla notte in cui un gruppo di sconosciuti con il volto coperto li aggredì e distrusse la loro casa.

“La prima cosa che ascoltai furono alcune grida di mia madre e dopo vidi degli uomini incappucciati che portavano delle armi”, ha ricordato, e ha dichiarato che gli sconosciuti parlavano in mapudungún.

La donna ha spiegato che suo padre “lo gettarono al suolo e dopo gli legarono le mani”. “Gli chiedemmo di lasciarci portar fuori altre cose, ma non lo permisero”, ha ricordato.

In pieno processo il fratello dell’accusato, Fernando Jones Huala, si è alzato per mostrare una fotografia di Santiago Maldonado -il giovane che fu trovato affogato nel fiume Chubut dopo la repressione della Gendarmeria nella comunità di Cushamen- ma i giudici del Tribunale Penale di Valdivia gli hanno detto che doveva mantere l’ordine o avrebbero sgomberato l’aula.

Di fronte a questo, il fratello minore di Jones Huala ha desistito dal suo atteggiamento, ha messo via la foto e l’ordine è tornato nell’aula delle udienze.

Il pubblico ministero Sergio Fuentes ha detto di aspettarsi che la somma delle prove, come abiti e armi usate nell’attacco, servano per condannare Jones Huala, ma i testimoni diretti non lo hanno indicato con totale sicurezza come autore dell’attentato.

Le fonti legate al caso hanno segnalato che l’unica cosa che è stata stabilita è che Jones Huala aveva a sua disposizione un’arma da fuoco artigianale al momento dell’arresto da parte dei Carabinieri.

Il pubblico ministero ha sollecitato ai magistrati una pena di 12 anni per la distruzione dell’abitazione e di 3 anni per il possesso dell’arma artigianale.

Nel 2014, la causa in cui era imputato un gruppo di cinque attivisti coinvolti in proteste mapuche, fu archiviata dal Tribunale di Valdivia di fronte alla mancanza di materiale probatorio solido che li coinvolga, dato che non furono nemmeno identificati dai testimoni.

Fonte: El Patagonico

10 dicembre 2021

Resumen Latinoamericano

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Nación Mapuche. Las víctimas no lograron identificar a Jones Huala como autor del incendio” pubblicato il 10-12-2021 in Resumen Latinoamericano, su [https://www.resumenlatinoamericano.org/2021/12/10/nacion-mapuche-las-victimas-no-lograron-identificar-a-jones-huala-como-autor-del-incendio-2/] ultimo accesso 13-12-2021.

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