Di fronte alla mancanza di risposte del Governo ecuadoriano, la CONAIE ha deciso di confermare la propria posizione di resistenza.

Questo fine settimana la  Confederazione delle Nazionalità Indigene dell’Ecuador (CONAIE) ha confermato il suo stato di resistenza per la mancanza di risposte del Governo di questo paese guidato dal presidente, Guillermo Lasso, riguardo le proposte presentate dall’ente e da altre organizzazioni.

La CONAIE ha informato che sei mesi fa il movimento indigeno e settori sociali avevano sviluppato delle proposte su temi di interesse nazionale e per questo erano andati al dialogo con il Governo, “ma Lasso si burla della cruda realtà di migliaia di famiglie ecuadoriane senza dare una risposta. Di fronte a questo, ribadiamo la resistenza”, osservano.

Da parte sua, di fronte a questa situazione il presidente della CONAIE, Leónidas Iza Salazar, ha scritto: “Così agisce Guillermo Lasso e un Governo incapace di dare una risposta ai problemi economici del paese e alle legittime proposte esposte dal Movimento Indigeno e da centinaia di organizzazioni sociali. Siamo andati al dialogo senza rinunciare al diritto alla resistenza”.

Dopo il giro di dialoghi a cui si riferisce la CONAIE, tenuto il passato 10 novembre, lo stesso Salazar aveva dichiarato che il Governo dell’Ecuador si era impegnato a rispondere alle richieste in un termine di circa 15 giorni.

D’altra parte, riguardo le medesime conversazioni, il ministro della Governabilità Juan Manuel Fuertes aveva annunciato che il Governo nazionale avrebbe soddisfatto le richieste per la data del primo di dicembre.

Una cosa certa è che né il termine di 15 giorni né del primo giorno di dicembre, ambedue le date sono già passate, e nessun organismo ufficiale ha fatto una dichiarazione al riguardo, anche solo per perdere più tempo.

Tra le richieste effettuate si trova la stabilizzazione dei prezzi del diesel e della benzina e frenare la precarizzazione del lavoro, tra le altre.

5 dicembre 2021

teleSUR