Durante la giornata di mercoledì 20 ottobre, fin dalle prime ore del mattino sono state effettuate una serie di manifestazioni contro la presenza militare nel territorio mapuche, dopo che il presidente Sebastián Piñera aveva decretato lo stato d’emergenza il passato 12 ottobre, per quella che geograficamente chiamano “macrozona sud”, che corrisponde alle località mobilitate del Wallmapu.
Azioni simultanee sono state realizzate nelle strade Maquehue-Nueva Imperial e Maquehue-Freire, nelle quali sono stati lasciati diversi messaggi di rifiuto del decreto presidenziale, oltre a blocchi stradali in diversi punti.
Condividiamo delle testimonianze inviate a Radio Kvrruf
“…In rifiuto della militarizzazione del wallmapu. Chiedendo l’uscita dei soldati dal territorio mapuche e la libertà del weichafe Luis Tranamil”, segnalavano queste prime azioni riportate.
In viale Javiera Carrera all’incrocio con Pedro de Valdivia sono state erette delle barricate dove oltre a manifestare contro la presenza militare, si fa un appello all’organizzazione e alla lotta delle distinte popolazioni della città. Condividiamo testimonianze e messaggi inviati per la loro diffusione:
“Che bruci la strada in memoria dex mortx e prigionierx dello stato $ileno. Sono passati due anni dalla rivolta sociale e l’unica cosa che è cambiata è il totale dei compagnx assassinati per mano del governo e dello stato. Facciamo un appello alla lotta e all’organizzazione delle popolazioni. La fine della militarizzazione del wallmapu e dello stato d’emergenza, l’unica cosa che cerca di fare è di aumentare la repressione nelle comunità. Fuori i soldati dal wallmapu!!!”.
Nella mattinata, anche in viale Francisco Salazar di Temuco sono state realizzate manifestazioni con interruzione del traffico e propaganda nelle vicinanze dell’Università di La Frontera. Condividiamo testimonianze e messaggi inviati emessi:
“Mari mari kom pu che Comunichiamo al nostro popolo nazione mapuche e a tutti i simpatizzanti della lotta del nostro popolo, che oggi mercoledì 20 ottobre dell’anno 2021, interrompiamo il traffico in via Francisco Salazar, perché una volta di più rifiutiamo la militarizzazione del nostro territorio, dove lo stato cileno cerca di continuare a reprimere e minacciare la nostra gente. Rifiutiamo la crescente ondata repressiva che lo stato ha scatenato nel territorio mapuche, e riaffermiamo l’impegno della casa Pelontuwe con la lotta del nostro popolo, basta repressione per silenziare la nostra lotta. TXIPATUPE WIGKAKE ANÜMKA TAIÑ MAPU MU, TXIPATUPE PUKE KARÜKECHE TAIÑ MAPU MU, ZOY NEWENTU WEICHATULEAIÑ TAIÑ INGKANIEPEAFIEL IÑ ITXOFILLMOGEN, WEWAIÑ, AMULEPE TAIÑ WEICHAN KOM WALLMAPU MU!!”.
Per il momento non ci sono informazioni su detenuti da parte del personale di polizia, e sono effettuati diversi appelli a manifestare di fronte a quello che considerano una nuova specie di “pacificazione” dell’Araucanía, dove già è stata registra la presenza poliziesca e militare principalmente nella maggioranza degli accessi alle comunità in resistenza.
20 ottobre 2021
Radio Kvrruf
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Wallmapu: Realizan manifestaciones contra la militarización en distintos puntos del territorio” pubblicato il 20-10-2021 in Radio Kvrruf, su [https://radiokurruf.org/2021/10/20/wallmapu-realizan-manifestaciones-contra-la-militarizacion-en-distintos-puntos-del-territorio/] ultimo accesso 23-10-2021. |