Attendono un dialogo con il governo.
In mezzo a dimostrazioni di sostegno, l’XI marcia indigena è giunta giovedì pomeriggio nella capitale crusegna dopo aver percorso almeno 600 chilometri da Trinidad, Beni, in difesa del proprio territorio e contro l’appropriamento di terre.
Con bandiere con il fiore di patujú in alto una folla di persone li ha ricevuti in piazza 24 de Septiembre situata nel centro della città. La mobilitazione è partita 37 giorni fa e cerca di far esaudire dal Governo le proprie richieste.
La colonna di marciatori è entrata sotto la protezione della polizia ed è stata ricevuta dal governatore Luis Fernando Camacho, dal sindaco Jhonny Fernández, dal presidente del Comitato Civico Pro Santa Cruz, Rómulo Calvo, tra gli altri.
Dopo il loro arrivo nel centro crusegno, gli indigeni hanno partecipato ad una messa nella Cattedrale che è stata officiata da monsignor Sergio Gualberti.
Sono almeno 15 i punti prospettati dagli indigeni in un documento e cercano di far esaudire dal Governo le proprie richieste.
Tra queste si trovano l’abrogazione e abolizione di tutte le normative che permettono ogni tipo di appropriamento (delle terre), l’assegnazione di 34 seggi speciali per le nazioni e i popoli indigeni dell’Oriente, del Chaco e dell’Amazzonia.
Anche l’autonomia indigena con la restituzione del Ministero delle Autonomie, processi di revisione all’ex Fondioc, Fondi indigeni dipartimentali e segreterie dipartimentali dei popoli indigeni, tra gli altri.
30 settembre 2021
ERBOL
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Marcha indígena llega al centro cruceño en medio de muestras de apoyo” pubblicato il 30-09-2021 in ERBOL, su [https://desinformemonos.org/marcha-indigena-llega-al-centro-cruceno-y-recibe-muestras-de-apoyo-en-bolivia/] ultimo accesso 09-10-2021. |