Massiccia protesta contro il regime di Bukele e le sue politiche neoliberali in El Salvador


Migliaia di salvadoregni sono scesi nelle strade a protestare.

Nell’ambito delle manifestazioni realizzate nei paesi centroamericani per commemorare i 200 anni di indipendenza dalla corona spagnola, mercoledì i salvadoregni hanno assistito ad affollate proteste, organizzate dalla società civile, per esprimere il proprio scontento per la concentrazione del potere nell’Esecutivo, le misure economiche come il cambio della moneta di corso legale con il Bitcóin, l’alta inflazione, i massicci licenziamenti, l’alto indebitamento, le negoziazioni del Governo e le pandillas, la rielezione presidenziale e la destituzione di centinaia di giudici.

I manifestanti hanno affisso cartelli contro il Bitcóin e Bukele nei bancomat recentemente installati dal Governo e gli hanno dato fuoco, insieme alla struttura, uno situato in Piazza Gerardo Barrios, a San Salvador, la capitale.

Movimenti sociali, membri delle comunità indigene e giudici del paese, le organizzazioni studentesche e anche collettivi femministi hanno partecipato ai cortei che hanno avuto luogo nello stesso giorno in cui il Governo ha annunciato la propria decisione di presentare all’Assemblea Legislativa un ampio pacchetto di riforme della Costituzione.

In El Salvador la polemica è cresciuta dopo che la Sala Costituzionale della Corte Suprema di Giustizia (CSJ) aveva emesso una sentenza con cui autorizza il presidente in carica a poter competere alla propria rielezione, per cui Nayib Bukele potrebbe ottenere un secondo periodo nel 2024, nonostante sia espressamente proibito dalla Costituzione.

I magistrati che hanno reinterpretato la Costituzione sono stati nominati lo scorso primo maggio dal presidente, dopo che l’Assemblea Legislativa, a maggioranza governativa, aveva illegalmente destituito i cinque magistrati che la componevano.

La decisione è stata come la goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza dei cittadini, poiché considerano la misura come il consolidamento di una dittatura. L’opposizione, da parte sua, denuncia che i governativi non hanno nemmeno voluto conseguire le proprie aspirazioni attraverso riforme costituzionali.

Quello che preoccupa le organizzazioni internazionali dei DDUU non è che un presidente cerchi la rielezione, ma la condotta di un mandatario che, secondo quanto affermano, sta annullando la separazione dei poteri nel paese centroamericano.

17/09/2021

La Haine

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Masiva protesta contra el régimen de Bukele y sus políticas neoliberales en El Salvador pubblicato il 17-09-2021 in La Haine, su [https://www.lahaine.org/mm_ss_mundo.php/masiva-protesta-contra-el-regimen] ultimo accesso 18-09-2021.

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