Nicaragua: La dittatura impone gli arresti domiciliari a Cristiana Chamorro e la tiene isolata


Decine di agenti antisommossa irrompono nella casa della precandidata presidenziale pochi minuti prima che facesse una conferenza stampa virtuale per parlare dell’inabilitazione impostale la notte precedente dal governo Ortega-Murillo. Impediscono ai suoi familiari di entrare nella sua casa, mentre la tengono isolata.

Poliziotti e paramilitari non lasciano ai giornalisti documentare la perquisizione e la cattura. Almagro afferma che questo “attentato rende impossibili le elezioni”.

Dopo più di cinque ore di perquisizione nella sua dimora, la dittatura Ortega-Murillo ha imposto gli arresti domiciliari alla precandidata presidenziale Cristiana Chamorro, secondo quanto ha informato oggi pomeriggio suo fratello, il giornalista Carlos Fernando Chamorro. Non si hanno altre informazioni sullo stato della precandidata, che continua ad essere detenuta insieme a sua figlia e al personale dell’abitazione. La polizia della Direzione di Assistenza Giudiziaria mantiene l’accerchiamento e il controllo dell’abitazione. Impediscono ai familiari e ai giornalisti di avvicinarsi al perimetro.

Questo mercoledì la dittatura di Daniel Ortega e Rosario Murillo ha ordinato la cattura di Cristiana Chamorro, precandidata presidenziale accusata dal Pubblico Ministero dei delitti di “gestione abusiva e falso ideologico”, ambedue connessi con il delitto di lavaggio di denaro, beni e capitali. La giudice sandinista Karen Chavarría Morales, titolare del tribunale Nono del Distretto Penale dell’Udienze di Managua, è stata incaricata di eseguire la perquisizione nella casa della Chamorro e della sua successiva detenzione. L’ordine si è materializzato con la perquisizione della sua abitazione pochi minuti prima di mezzogiorno, quando lei aveva progettato di fare una conferenza stampa per parlare della sua inabilitazione ordinata la notte precedente dal governo.

Molti agenti antisommossa sono giunti a mezzogiorno fino all’abitazione della Chamorro, situata sulla strada sud a Managua. Gli agenti non hanno permesso la copertura dei giornalisti e li hanno fatti ripiegare fino a 500 metri dal sito. Durante l’espulsione la giornalista Michelle Polanco, di Canal 10, e Walkiria Chavarría, di Canal 14, sono state aggredite dagli antisommossa. L’obiettivo della polizia era quello di impedire che i reporter documentassero la perquisizione e il trasferimento della precandidata presidenziale. I paramilitari, inoltre, hanno incominciato ad aggredire alcuni reporter.

L’ordine di cattura contro Cristiana Chamorro avviene un giorno dopo aver formalizzato la sua intenzione di iscriversi al processo di selezione dei canditati a presidenti del partito Ciudadanos por la Libertad (CxL), Cristiana Chamorro è stata inibita per mezzo di un comunicato del Pubblico Ministero obbediente a Daniel Ortega e Rosario Murillo, adducendo il fatto che non è “nel pieno possesso dei suoi diritti civili e politici” trovandosi in un processo di presunto lavaggio di denaro. Il blocco di fatto della precandidata pone un nuovo dilemma all’opposizione, che dovrà decidere se rifiuta completamente le inibizioni o schiverà un processo elettorale che finora è carente di trasparenza e competitività.

Almagro: “Questo nuovo attentato rende impossibile l’esistenza di elezioni”

La giornalista di Nicaragua Investiga scappa dagli antisommossa che aggrediscono i reporter.

Il segretario generale dell’Organizzazione degli Stati Americani (OEA), Luis Almagro, ha condiviso in twitter un comunicato con cui rifiuta il processo di inabilitazione della candidatura politica di Cristiana Chamorro. “Il Nicaragua si incammina verso le peggiori elezioni possibili, e questo nuovo attentato alla democrazia verificato ieri rende impossibile ancor di più l’esistenza di elezioni libere, giuste e trasparenti nel paese”, dice il comunicato che sottolinea che azioni come quelle che sta prendendo il regime tolgono ogni credibilità politica al Governo e agli organizzatori del processo elettorale.

Sull’utilizzo del Pubblico Ministero, le misure cautelari e pre-cautelari, la gestione politicizzata della giustizia e la proscrizione di fatto di candidati, il comunicato segnala che violano la Carta Democratica Interamericana, gli strumenti in materia di diritti umani e i patti internazionali dei quali il Nicaragua fa parte.

“Questo processo di violazioni sistematiche e ripetute allo Stato di Diritto e delle libertà fondamentali delegittimano il processo elettorale ancor di più dell’evento dell’atto medesimo”, riferisce il comunicato.

La Segreteria ha fatto appello all’immediata liberazione dei prigionieri politici, a mettere fine alle tattiche di intimidazione e a mettere paura agli oppositori, alla restituzione delle libertà civili e politiche, e a ricondurre il paese verso la democrazia attraverso elezioni libere, plurali, giuste, trasparenti e con osservatori internazionali.

L’opposizione chiede con urgenza sanzioni per gli attacchi del regime

Auto di pattuglia cariche di truppe speciali giungono per allontanare i giornalisti.

La Coalizione Nazionale attraverso un comunicato ha ripudiato le azioni del regime orteghista, contro la precandidata presidenziale Cristiana Chamorro. “Facciamo appello alla comunità internazionale ad applicare i meccanismi e sanzioni urgenti per piegare la dittatura”, recita la missiva.

Hanno anche chiesto all’Organizzazione degli Stati Americani (OEA), di applicare al regime l’articolo 20 della Carta Democratica, essendosi compiuto il 31 maggio il termine che ha dato questa organizzazione alla dittatura Ortega-Murillo per realizzare delle vere riforme elettorali.

Da parte sua il partito Ciudadanos por la Libertad (CxL), ha condannato l’ordine di cattura contro la Chamorro e la scalata repressiva contro i e le giornaliste. “Al popolo nicaraguense deve essere chiaro che queste azioni del regime sono un disperato tentativo per cercare di sottoporre la cittadinanza alla paura e allo sconforto”, ha specificato in un comunicato.

Il segretario di stato degli Stati Uniti, Antony Blinken, ha dichiarato che “proibire arbitrariamente alla dirigente dell’opposizione Cristiana Chamorro, riflette la paura di Ortega di elezioni libere e giuste. I nicaraguensi meritano una democrazia reale”.

Anche i precandidati presidenziali dell’opposizione si sono pronunciati sull’azione giudiziaria e poliziesca contro la precandidata dell’opposizione: “Serriamo le file con Cristiana Chamorro”, ha scritto Arturo Cruz.

Félix Maradiaga, precandidato dell’Unità Nazionale Azzurro e Bianco, ha detto che la Polizia ha impedito a vari membri di mobilitarsi quando stavano disponendosi a giungere alla casa di Cristiana Chamorro.

“Tutti a protestare dalle case, strade, quartieri e città. O ci uniamo tutti in questa lotta o ci attaccano separatamente”, ha scritto in Twitter, Juan Sebastián Chamorro.

Il Cosep e l’Amcham reagiscono

Il Consiglio Superiore dell’Impresa Privata (Cosep) ha detto, attraverso un comunicato, che gli atti del sistema giudiziario del Nicaragua sono attuati con obiettivi politici a beneficio del partito Fronte Sandinista.

“Questo evidenzia la mancanza di volontà del Governo di realizzare nel nostro paese delle elezioni libere, giuste, trasparenti, competitive e osservate, e così ottenere vantaggi di partito che gli permettano di mantenersi illegittimamente al potere”, dice il comunicato.

Il Cosep ha anche ricordato alle autorità del Pubblico Ministero, di garantire il dovuto processo della legge come la garanzia di presunzione di innocenza tanto per la precandidata presidenziale Cristiana Chamorro, come per la giornalista María Lilly Delgado, corrispondente di Univisión, Lourdes Arróliga e Guillermo Medrano, questi ultimi ex lavoratori della Fondazione Violeta Barrios de Chamorro.

“È un nostro obbligo denunciare di fronte alla nazione e alla comunità internazionale che le attuazioni del sistema giudiziario costituiscono gravi azioni che impediscono di dare una soluzione all’attuale crisi sociopolitica, il ristabilimento della pace e della democrazia nel nostro paese”, termina il Cosep.

La Camera di Commercio Americana (Amcham), ha condannato i soprusi del regime sulle libertà e afferma che le conseguenze si potranno sentire in tutta una generazione con la disoccupazione e la povertà. Che, inoltre, metterebbe in fuga la fiducia, gli investimenti locali e stranieri in Nicaragua.

“L’Amcham spera che sia revocata la persecuzione penale contro Cristiana Chamorro e gli altri uomini e donne della stampa, e che prevalga il rispetto, la prudenza e il buon senso per il bene di tutti i nicaraguensi”, dice lo spoglio comunicato.

La precandidata presidenziale Cristiana Chamorro.

Foto: Carlos Herrera | Divergentes

2 giugno 2021

Divergentes

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Dictadura impone arresto domiciliario a Cristiana Chamorro y la mantiene aislada pubblicato il 02-06-2021 in Divergentes, su [https://www.divergentes.com/regimen-ordena-captura-de-cristiana-chamorro-y-la-aisla-en-su-casa/] ultimo accesso 04-06-2021.

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