Ana Cristina Basantes
L’Ecuarunari dice che Jaime Vargas non rappresenta più il movimento indigeno.
La Confederazione dei Popoli della Nazionalità Kichwa dell’Ecuador (Ecuarunari) e la Confederazione delle Nazionalità Indigene dell’Ecuador (CONAIE) si sono già pronunciate sull’appoggio che Jaime Vargas ha offerto a Andrés Arauz.
Questa domenica, l’Ecuarunari ha detto in un comunicato che vedono “con enorme indignazione che Jaime Vargas, presidente prorogato della CONAIE, cerchi di ipotecare la storica lotta del movimento indigeno, con un presunto appoggio ad Andrés Arauz”. Dicono, inoltre, che non riconoscono Vargas come portavoce e “che non rappresenta più il Movimento Indigeno dell’Ecuador”.
Sul voto nelle elezioni dell’11 aprile, l’Ecuarunari afferma che non voteranno per Andrés Arauz candidato “di coloro che hanno agito come aguzzini dei popoli e delle nazionalità”. Per cui ratificano la propria decisione di voto nullo al secondo turno elettorale nel quale si affronteranno il candidato per il correismo Andrés Arauz e il candidato dell’alleanza CREO-PSC, Guillermo Lasso. Questo come un “simbolo di resistenza di fronte alla frode elettorale”, che, secondo l’organizzazione, “ha impedito al nostro candidato Yaku Pérez di partecipare alle elezioni dell’11 aprile”.
L’Ecuarunari ha anche affermato che i governi di turno hanno cercato di “annichilire” il movimento indigeno, specialmente il governo dell’ex presidente, Rafael Correa, durante il quale, secondo l’Ecuarunari, sono stati consegnati “territori comunitari alle grandi transnazionali minerarie e petrolifere”. Nel comunicato si fa anche menzione agli attacchi, alla criminalizzazione e agli assassinii di dirigenti indigeni avvenuti durante il governo di Correa.
Poche ore dopo, la CONAIE ha diffuso un comunicato con il quale si è pronunciata sull’appoggio del suo presidente, Jaime Vargas, ad Andrés Arauz. Ha detto che ratificano il “voto nullo ideologico” perché questo significa essere più conseguenti con la storica lotta del movimento indigeno.
La CONAIE ha anche fatto un appello ai propri dirigenti a “non cadere nel gioco elettorale e a mantenere con fermezza l’orizzonte ideologico”. Il comunicato della CONAIE dice, inoltre, che ci sono stati vari attori del movimento indigeno che vanno contro le “decisioni collettive”, anche se in nessuna parte del comunicato si menziona esplicitamente Jaime Vargas.
Le dichiarazioni ufficiali di ambedue le organizzazioni sono state fatte dopo che vari dirigenti indigeni hanno messo in discussione la decisione di Vargas di far fallire la decisione del Pachakutik e della CONAIE di non appoggiare nessun candidato al secondo turno e di promuovere il voto nullo. Una delle ultime dichiarazioni è stata quella di Leonidas Iza, presidente del Movimento Indigeno del Cotopaxi. Iza ha detto che: “Conseguenti con il principio di comandare obbedendo, sosterremo con forza le decisioni collettive della CONAIE, voto nullo ideologico”. Nel suo tweet riconosce anche che il processo elettorale li ha “divisi”.
5 aprile 2021
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
Ana Cristina Basantes, “Ecuador. La CONAIE ratifica “el voto nulo ideológico” pese a que su presidente anunció el respaldo a Arauz” pubblicato il 05-04-2021 in Resumen Latinoamericano, su [https://www.resumenlatinoamericano.org/2021/04/05/ecuador-la-conaie-ratifica-el-voto-nulo-ideologico-pese-a-que-su-presidente-anuncio-el-respaldo-a-arauz/] ultimo accesso 08-04-2021. |