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Il Treno Maya ha sollevato forti polemiche per i danni che ci sarebbero nell’ambiente, nel patrimonio storico della regione e nei diritti dei popoli e delle comunità indigene. Questo rapporto di ricerca analizza il ruolo che gioca questo progetto nel modello di sviluppo che si vuole imporre nella regione sudest del paese e quali sono gli attori realmente beneficiati dalla sua costruzione.

Il modo in cui è stato disegnato il progetto del Treno Maya indica che l’infrastruttura del trasporto pubblico sarà messa al servizio degli investimenti privati al di sopra della protezione e garanzia dei diritti umani dei popoli indigeni e dell’ambiente. Nella ricerca si evidenzia anche l’importanza che avrà il Treno Maya come infrastruttura fondamentale per l’industria energetica nel sudest, dato che un terzo del trasporto merci del treno sarà destinato al trasporto del combustibile fossile.

L’indagine conclude che il progetto beneficerà grandi imprese, è privo di trasparenza, ha leso il diritto alla libera determinazione dei popoli e delle comunità e non ha rispettato gli standard internazionali in materia di consultazione indigena.

Tutte le affermazioni effettuate in questo rapporto si basano su informazioni pubbliche della Fonatur, della Segreteria dell’Industria e del Credito Pubblico, della Presidenza della Repubblica, del Centro di Studi Sociali e dell’Opinione Pubblica della Camera dei Deputati e della Segreteria dell’Ambiente e delle Risorse Naturali (Semarnat). Per conoscere l’attuale contesto delle assegnazioni dei progetti energetici nella regione sudest sono state usate informazioni fornite dalla Segreteria dell’Energia e dalla Semarnat attraverso la Piattaforma Nazionale per la Trasparenza. Sono stati consultati anche la Manifestazione di Impatto Ambientale del progetto e i documenti pubblicati dall’Istituto Nazionale dei Popoli Indigeni e l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani in Messico.

29 dicembre 2020

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