Redazione Politica
Una giudice ha ordinato la libertà dei tre uomini accusati di “strumentalizzare membri di organizzazioni sociali”. Tra coloro che affronteranno il loro processo in libertà c’è Robert Daza Guevara, ex consigliere del senatore Alberto Castilla (Polo Democratico).
Passati cinque giorni dalla loro cattura, questo lunedì una giudice di controllo delle garanzie di Pasto ha ordinato la libertà di Teófilo Acuña Ribon, Adelso Gallo Toscano e Robert Daza Guevara, che sono stati segnalati dalla Procura di avere legami con la guerriglia dell’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN). Dal momento dell’arresto, alcuni congressisti hanno dichiarato che si trattava di un “falso positivo giudiziario” e, di fatto, Daza Guevara è stato fino a sei mesi fa un membro dell’Unità di Lavoro Legislativo (UTL) del senatore del Polo Democrático, Alberto Castilla.
Secondo quanto ha stabilito la giudice, la Procura Generale della Nazione non è riuscita ad accreditare la necessità di mantenere privati della libertà i tre individui e ha anche ordinato allo stesso ente di indagare sui presunti atti di intimidazione di cui sarebbero oggetto gli avvocati difensori.
Il passato 17 dicembre, attraverso un’operazione nei dipartimenti del Meta, Bolívar e Nariño, la Polizia ha catturato Robert Daza Guevara, accusandolo di essere un aiuto fondamentale per il Comando Centrale e la Conduzione di Massa Nazionale della guerriglia dell’ELN. Secondo le autorità, Daza riceveva ordini diretti da alias Pablo Beltrán, capo del Comando Centrale dell’ELN.
In compagnia di Daza Guevara, dopo aver completato l’Operazione Santa Marta, sono stati catturati Teófilo Acuña e Adelso Gallo, segnalati di appartenere ad un gruppo clandestino che cercava di “strumentalizzare membri di organizzazioni sociali”.
La Polizia ha affermato che Daza Guevara assisteva costantemente ai congressi dell’ELN, riunioni alle quali era delegato come portavoce del movimento di massa del settore contadino del Nariño. È “responsabile di trattative a favore della guerriglia, approfittando della sua posizione come dirigente sociale durante le giornate di protesta avvenute nell’anno 2012”, ha detto l’ente investigativo.
#LibertadALideresCampesinos Declaraciones de Teófilo Acuña, líder social víctima de una detención arbitraria de la @FiscaliaCol .#SerLiderSocialNoEsDelito pic.twitter.com/7w0setHWV0
— Congreso de los Pueblos (@C_Pueblos) December 22, 2020
Robert Daza Guevara partecipò, nel giugno del 2017, ad un picchetto di fronte alla Procura contro la “stigmatizzazione e persecuzione dello stato” verso i dirigenti sociali. Assumendo l’incarico di portavoce dell’ONG Cumbre Agraria, affermò che il motivo della protesta, che riunì più di mille persone, era di chiedere maggiori garanzie sociali e politiche per i popoli indigeni, afro, studenti e sindacalisti.
“Stiamo affrontando questa politica criminale dello stato, di fare della miseria una pratica di accumulazione (…) Tutta la vita siamo stati accusati di essere dei sovversivi, ma non hanno prove”, disse Daza Guevara a suo tempo.
Conosciuta la cattura, il senatore Alberto Castilla ha affermato che si trattava di un “falso positivo giudiziario”. Attraverso un comunicato all’opinione pubblica, il politico ha spiegato che i tre catturati non sono criminali, al contrario, sono dirigenti sociali che hanno dedicato le proprie vite a difendere i territori contro l’estrattivismo e la grande attività mineraria. In compagnia di senatori come Iván Cepeda, Ángela María Robledo, Julián Gallo e Aída Avella, Castilla si è opposto a quello che considera una cattura ingiusta.
#LideresCampesinosEnLibertad | En audiencia contra lideres del @CNA_Colombia determinan qué medida intramural NO es proporcional frente a lo que se les acusa.
Los tres lideres enfrentarán este nuevo falso positivo judicial en libertad. pic.twitter.com/jLI2zacouK— Alberto Castilla Salazar (@AlbertoCastSal) December 22, 2020
Ugualmente, anche il Coordinatore Nazionale Agrario della Colombia, di cui fa parte l’ONG Cumbre Agraria, ha rifiutato la cattura dei tre legati all’ELN. “Queste azioni persecutorie si aggiungono a quelle avvenute negli ultimi mesi e anni contro la nostra organizzazione contadina, dove le forze paramilitari, le dissidenze delle FARC e lo stato colombiano, hanno assassinato compagni nel Cauca, Chocó e Putumayo (…) per cui si configura come terrorismo di stato e guerra sporca contro le organizzazioni sociali”, hanno spiegato riguardo all’operazione Santa Marta.
22 dicembre 2020
El Espectador
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
Redacción Política, “Exasesor de senador quedó libre, tras imputación de presuntos nexos con el Eln” pubblicato il 22/12/2020 in El Espectador, su [https://www.elespectador.com/noticias/politica/exasesor-de-senador-quedo-libre-tras-imputacion-de-presuntos-nexos-con-el-eln/] ultimo accesso 24-12-2020. |