Collettivi, organizzazioni e società civile internazionale chiedono il disarmo dei paramilitari ad Aldama


Kafé Kapel della Bretagna, MutVitz13 di Marsiglia, CaféZ di Liegi e le Collettive Donne della Sexta nell’Altra Europa e le Donne Aderenti alla Sexta di Jovel in Chiapas.

I collettivi Kafé Kapel della Bretagna, MutVitz13 di Marsiglia, CaféZ di Liegi e le Collettive Donne della Sexta nell’Altra Europa e le Donne Aderenti alla Sexta di Jovel in Chiapas hanno chiesto con urgenza il cessate il fuoco e il disarmo dei gruppi paramilitari che continuano con le aggressioni verso le comunità di Aldama – Chiapas.

Di fronte all’omissione dello stato messicano, in questo municipio si sono intensificate le aggressioni con armi da fuoco. Questo mese sono aumentate le aggressioni mettendo ad alto rischio i suoi abitanti.

Secondo rapporti del Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas il 17 luglio, la bambina María Luciana Lunes Pérez è rimasta ferita da un proiettile, mentre lavorava al suo telaio a cintura, a casa sua, nella comunità di Kokó ad Aldama, Chiapas, Messico.

Nonostante i solleciti effettuati da questo Centro dei Diritti Umani, insieme ai rapporti dei 115 rappresentanti delle comunità di Aldama, di fronte alle autorità statali, “la risposta è l’indifferenza carica di razzismo e discriminazione dei governi federale, guidato dal presidente Andrés Manuel López Obrador, e statale dal governatore del Chiapas Rutilio Escandón Cadenas”.

Il Centro dei Diritti Umani dichiara che sono “almeno 26 gli attacchi, con armi di grosso calibro, realizzati da gruppi civili armati di stampo paramilitare che operano in questa regione e che sono provenienti da comunità di Santa Martha, municipio di Chenalhó”.

Insistiamo che con la contingenza nazionale per il Covid-19, aumenta il rischio nel quale si trovano nella loro maggioranza donne, bambine, bambini e persone anziane in situazione di alta vulnerabilità, che si rifugiano nelle montagne di fronte ai ripetuti attacchi”.

Nel suo articolo e azione urgente, il Frayba spiega:

“Questo fine settimana si sono intensificate le aggressioni, di fronte all’omissione dello stato messicano di indagare, arrestare, sanzionare, disarticolare e disarmare i responsabili della violenza in questa regione”.

Per quanto detto sopra, sollecitano la società civile nazionale e internazionale a firmare questo documento con il quale chiedono urgentemente che lo stato:

“Avvii le misure di sicurezza e di precauzione per evitare fatti che siano di difficile riparazione, come il diritto alla vita, alla sicurezza e integrità personale, e l’aumento dello sfollamento forzato.

Indaghi in modo pronto e adeguato, così come sanzioni, disarmi e disarticoli i gruppi armati di stampo paramilitare di Chenalhó, responsabili diretti degli attacchi armati che hanno provocato sfollamento forzato nella regione di Altos de Chiapas”.

Per leggere l’articolo completo e firmare l’azione urgente (in spagnolo):

https://frayba.org.mx/agresiones-armadas-en-aldama/

26 agosto 2020

Desinformemonos

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Colectivos, organizaciones y sociedad civil internacional exigen el desarme de paramilitares en Aldama” pubblicato il 26/08/2020 in Desinformemonos, su [https://desinformemonos.org/colectivos-organizaciones-y-sociedad-civil-internacional-exigen-el-desarme-de-paramilitares-en-aldama/] ultimo accesso 28-08-2020

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