Sostengono anche i mobilitati di Cochabamba e La Paz e chiedono attrezzature mediche e il reinizio dei lavori scolastici.
Gli abitanti del Nord di Potosí sono stati protagonisti, dall’ora zero di questo sabato, di un blocco di strade indefinito richiedendo un pacchetto in sei punti che include l’appoggio alle proteste simili realizzate a Cochabamba e La Paz e le elezioni nei termini previsti dalla legge approvata dal Movimento Al Socialismo (MAS) nell’Assemblea Legislativa.
La mobilitazione rifiuta “la repressione poliziesca e militare dei nostri compagni di Cochabamba e La Paz” e chiede “l’immediata realizzazione di elezioni nazionali secondo la legge sanzionata dall’Assemblea Nazionale”.
Così lo stabilisce un voto risolutivo con il quale si chiedono anche attrezzature mediche, di rendere “trasparente” la cooperazione internazionale che giunge nel paese per affrontare la pandemia di coronavirus e il reinizio dei lavori scolastici.
La protesta è iniziata sei giorni fa quando a K’ara K’ara, Cochabamba, gli abitanti della zona hanno impedito il passaggio alla discarica con simili richieste e pochi giorni dopo anche a El Alto si sono presentate proteste con i medesimi argomenti.
Un rapporto del quotidiano El Potosí racconta che circa 200 abitanti dei municipi di questa regione del dipartimento sono scesi in strada. Il blocco della strada è incominciato nella mattina di sabato 16.
La misura di pressione è stata approvata in un’assemblea. Secondo la risoluzione emessa al termine dell’incontro, il blocco è stata effettuato all’incrocio Kona Kona con la strada Diagonal Jaime Mendoza.
Il documento espone le sei richieste del settore; nell’articolo 5 si legge: “Chiediamo l’immediata realizzazione delle elezioni nazionali secondo la legge approvata dall’Assemblea Nazionale, per avere un governo costituzionale che serva il popolo boliviano”.
Le altre richieste sono: attrezzature mediche per gli ospedali della regione per far fronte al Covid-19; informazioni sulla destinazione delle risorse delle donazioni internazionali; la immediata ripresa delle lezioni con misure di biosicurezza; sollecitare le Forze Armate e la Polizia “a stare con il popolo boliviano e non massacrando la gente umile che vuole mangiare e lavorare”; e all’articolo 4 “rifiutano e ripudiano l’atteggiamento del Governo dittatoriale di (Jeanine) Áñez per la repressione militare e poliziesca sui nostri compagni di Cochabamba e La Paz”.
Questa ultima risoluzione fa riferimento alla dura repressione che ha attuato il governo di fatto con i militari per sbloccare la protesta a K’ara K’ara, Cochabamba, e precedentemente ad El Alto.
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17 maggio 2020
Resumen Latinoamericano
Nota del traduttore:
PUNTI DEI BLOCCHI:
– El Alto (Distretto 7), La Paz
– El Alto (Distretto 14), La Paz
– El Alto (Km. 200 Rancho de Teja), La Paz
– Zona Sud (Puente Tamborada), Cochabamba
– Zona Sud (Túnel El Abra), Cochabamba
– Km. 4 Av. Petrolera, Cochabamba
– Km. 6 Av. Petrolera, Cochabamba
– Km. 8 Av. Petrolera, Cochabamba
– Macha (Zona di frontiera), Potosí e Oruro
– Yapacaní (Km. 5), Santa Cruz
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
Baldwin Montero, “Bolivia. Pobladores del norte de Potosí bloquean ruta en demanda de elecciones y otros cinco pedidos” pubblicato il 17/05/2020 in Resumen Latinoamericano, su [https://www.resumenlatinoamericano.org/2020/05/17/bolivia-pobladores-del-norte-de-potosi-bloquean-ruta-en-demanda-de-elecciones-y-otros-cinco-pedidos/] ultimo accesso 18-05-2020 |