Abitanti e dirigenti comunitari dei quartieri hanno denunciato che gli agenti di polizia hanno invaso le case con la forza e hanno colpito alcuni abitanti.

Fonti ufficiali hanno informato che almeno 12 persone sono morte questo venerdì in un’operazione della Polizia in un complesso di favelas di Alemao, nella città di Río de Janeiro (sudest del Brasile).

All’operazione hanno partecipato membri della Polizia Militare e del Battaglione per le Operazioni Speciali (Bope). L’azione di polizia si è concentrata nelle favelas (quartieri) di Fazendinha, Alvorada, Loteamento e Nova Brasilia.

Secondo le forze di polizia tra i morti si trovano cinque persone sospettate di avere legami con bande di narcotrafficanti.

Nonostante ciò i residenti delle favelas hanno denunciato “eccessi” nell’uso della forza da parte degli agenti durante l’isolamento per la pandemia di Covid-19.

Abitanti e dirigenti comunitari dei quartieri hanno segnalato che oltre ai morti, vari civili sono rimasti feriti e ci sono denuncie contro gli agenti che hanno invaso le case con la forza e hanno colpito alcuni abitanti.

Secondo il capo della polizia dello stato di Río de Janeiro, Marcus Amim, l’operazione era diretta alla ricerca di un presunto locale nel quale i narcotrafficanti che dominano la zona nascondo armi e droga.

Amin ha informato che giungendo nella zona, i poliziotti sono stati ricevuti a colpi di armi da fuoco, per cui hanno risposto e hanno dato inizio ad una intensa sparatoria che si è prolungata per varie ore.

I dirigenti della comunità si sono lamentati dei fatti che hanno causato ressa e hanno tirato fuori la gente dalle case, nonostante le misure di isolamento, in mezzo al caos e alla paura che ha provocato questo tipo di azioni.

16 maggio 2020

Resumen Latinoamericano