Redazione Desinformémonos

Città del Messico / Nonostante che sia stata documentata la violenza con cui le autorità hanno disperso le carovane con l’uso di gas lacrimogeni, scudi, manganelli e bastoni, il presidente Andrés Manuel López Obrador si è felicitato con la Guardia Nazionale perché nelle operazioni “ha agito bene”, e ha affermato che non ci sono state violazioni dei diritti umani dei migranti.

Negli ultimi giorni, di fronte al massiccio arrivo di migranti centroamericani alla frontiera sud, il governo federale ha dispiegato la Guardia Nazionale, l’esercito messicano e gli agenti dell’Istituto Nazionale di Migrazione (INM) per fermare il flusso di persone ed evitare che entrino nel paese.

Di fronte a questo, varie organizzazioni e attivisti si sono pronunciati contro la violenza verso i migranti che cercano di giungere negli Stati Uniti, dopo che si erano visti obbligati ad abbandonare i propri paesi di origine per la violenza e l’insicurezza.

“Siamo come le persone che disinteressatamente aiutano i migranti lungo il paese. Sono moltissimi e agiscono in modo invisibile e costante. Li riceveremo. Non reprimiamoli né criminalizziamoli. Nessuna persona è illegale. Siamo migliori di quello che siamo stati”, ha fatto un appello l’attore e attivista Gael García Bernal attraverso Twitter, dove ha criticato l’arresto di massa dei migranti alla frontiera sud per mano della Guardia Nazionale e dell’Esercito.

Nella pubblicazione, García Bernal ha incalzato il Messico e il suo governo a “sottolineare la differenza” e ad “essere all’altezza delle aspettative di bontà che la stessa dolorosa esperienza ci ha dato”, così come a non agire “ciecamente contro tutto quello che ridicolmente non è stato legalizzato e regolato -migrazione, droghe, tra tante altre cose-” per evitare di ripetere “la costante sconfitta che ci porta alla distruzione di ogni buon futuro”.

24 gennaio 2020

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