Città del Messico/ I popoli ikoots e binnizá dell’Oaxaca hanno denunciato la creazione di un “piazzale di manovra” di 250 ettari “per il carico e lo scarico di merci su una presunta banchina” e che funzionerà come parte del Corridoio Transistimico portato avanti nell’Istmo di Tehuantepec dalle imprese transnazionali e dal governo federale.
I popoli e le organizzazioni indigene hanno spiegato che il passato 22 dicembre è giunto nella comunità di Gui’ Xhi’ Ro’ il rappresentante dell’impresa Interoceánica, Daniel Alonso López, che si è riunito con gli ejidatarios e il consiglio comunitario per informare sul progetto del “piazzale di manovra”, che andrà “dalle terre in conflitto di San Mateo del Mar, vicino a Salina Cruz, passando per la zona delle paludi della costa dell’istmo, fino a giungere al luogo sacro ‘Cerro Igu’ dove si biforca verso nord con ‘Dani Gueza’ Ixtepec e verso sud fino alle rive della laguna superiore”.
“Rifiutiamo categoricamente l’installazione ferroviaria o piazzale di manovra che ora vogliono costruire nei nostri territori ikoots e binnizá, che fa parte del progetto chiamato “Corridoio Interoceanico”, e qualsiasi megaprogetto, chimasi eolico, minerario, idroelettrico, ecc.”, hanno dichiarato i membri delle organizzazioni, tra le quali si trovano l’Assemblea dei Popoli Indigeni dell’Istmo in Difesa della Terra e del Territorio (APIIDTT) e la Rete dei Difensori Comunitari dello Stato dell’Oaxaca (REDECOM).
Alla fine, hanno ricordato che dai ’90 il territorio dei popoli indigeni della regione è stato minacciato dal Megaprogetto dell’Istmo, senza considerare i danni che procurerà alla flora e alla fauna e all’ecosistema delle lagune costiere, che “sono le più grandi dell’Oceano Pacifico, una regione marina prioritaria, passo naturale di uccelli migratori, che fa parte del corridoio biologico mesoamericano”.
A seguire il comunicato completo:
Ai Mezzi di Comunicazione
Alle Organizzazioni Sociali
Al Popolo in Generale
Noi Popoli Ikoots (Huaves) e Binnizá (Zapotecas), che ci troviamo nel sistema lagunare della piana costiera dell’Istmo de Tehuantepec, Oaxaca, e che abbiamo difeso la Barra Santa Teresa dall’imposizione dei progetti eolici, che hanno voluto spogliarci dei nostri beni naturali e territori ancestrali, spazi di vita che ci alimentano e daranno vita a future generazioni.
Ora con la 4T, di nuovo incomberà sul nostro territorio una minaccia con l’imposizione del Corridoio Interoceanico, conosciuto popolarmente dai ’90 come il MEGAPROGETTO DELL’ISTMO.
Vi informiamo che il giorno 22 dicembre 2019, è comparso nella comunità di Gui’ Xhi’ Ro’, il cittadino Daniel Alonso López, di lingua zapoteca che ha detto di essere originario di Unión Hidalgo e di lavorare per l’impresa Interoceanica. Ha avuto riunioni con gli ejidatarios e con il consiglio comunitario, per informare che c’è un progetto di “piazzale di manovra, che fa parte del corridoio interoceanico dalle terre in conflitto di San Mateo del Mar, vicino a Salina Cruz, passando per la zona delle paludi della costa dell’istmo, fino a giungere al luogo sacro ‘Cerro Igu’ dove si biforca verso nord con ‘Dani Gueza’ Ixtepec e verso sud fino alle rive della laguna superiore. In questo luogo hanno progettato una zona di 250 ettari per un piazzale di manovra per il carico e lo scarico di merci su una presunta banchina. Parlano di negoziare terre con gli ejidatarios e benefici per i pescatori.
Sappiamo che la nostra laguna superiore e barra Santa Teresa è desiderata dall’impresa Mareña Renovables, ora Eólica del Sur, impresa che è in possesso di una concessione rilasciata dalla Segreteria dell’Energia (SENER).
Siamo nati in queste terre, abbiamo il nostro mare, dove convivono 372 specie di uccelli e 81di uccelli a rischio, rientranti nella norma 059. Specie endemiche, vegetazione di duna e manglar, che danno vita al nostro ecosistema e complesso lagunare. Le nostre lagune costiere sono le più grandi dell’Oceano Pacifico, una regione marina prioritaria, passo naturale di uccelli migratori che fa parte del corridoio biologico mesoamericano.
Dal cuore della nostra madre terra Cerro Cristo “Monapostiuk” ci pronunciamo a difesa del nostro Territorio e dei nostri Beni Naturali, ereditati dalle nostre nonne e nonni per i nostri figli e figlie.
I nostri beni naturali e i nostri luoghi sacri, per noi come popoli indigeni, non sono merci, fanno parte delle nostre vite.
È per questo che:
RIFIUTIAMO CATEGORICAMENTE L’INSTALLAZIONE FERROVIARIA O PIAZZALE DI MANOVRA CHE ORA VOGLIONO COSTRUIRE NEI NOSTRI TERRITORI IKOOTS E BINNIZÁ CHE FA PARTE DEL PROGETTO CHIAMATO “CORRIDOIO INTEROCEANICO” E QUALSIASI MEGAPROGETTO, CHIAMASI EOLICO, MINERARIO, IDROELETTRICO, ECC.
Fraternamente (in ordine alfabetico)
Responsabili della comunicazione:
Autorità Comunitaria di Álvaro Obregón
Assemblea dei Popoli di San Mateo del Mar
Assemblea dei Popoli di San Dionisio del Mar
Pescatori Liberi di San Francisco del Mar
Organizzazioni Solidali:
Assemblea dei Popoli Indigeni dell’Istmo in Difesa de la Terra e del Territorio (APIIDTT)
Centro dei Diritti Umani Tepeyac
Mungierndyuk Guardiani del Mar
Organizzazione Comunitaria Monapaküy
Partito Operaio Socialista (POS)
Abitanti Oaxaca
Radio Huave di San Francisco del Mar
Rete dei Difensori Comunitari dello Stato dell’Oaxaca (REDECOM)
Unione delle Comunità Indigene della Zona Norte del Istmo (UCIZONI)
Istmo di Tehuantepec, Oaxaca, 5 gennaio 2020
Foto: Maya Goded
6 gennaio 2020
Desinformémonos
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
Redacción Desinformémonos, “Denuncian instalación de patio de maniobras para Corredor Transístmico en territorios ikoots y binnizá” pubblicato il 06/01/2020 in Desinformémonos, su [https://desinformemonos.org/denuncian-instalacion-de-patio-de-maniobras-para-corredor-transistmico-en-territorios-ikoots-y-binniza/] ultimo accesso 10-01-2020. |