Migliaia di persone sono giunte a Plaza de la Dignidad, a Santiago, per denunciare le violazioni dei DD.UU., per chiedere la rinuncia del regime di Piñera e l’instaurazione dei diritti sociali che da quasi mezzo secolo sono stati proibiti al popolo.
Passate le ore 17.00, i giovani hanno cominciato a giungere massicciamente all’autoconvocazione realizzata mediante le reti sociali.
I presenti hanno manifestato pacificamente. Nonostante ciò, la repressione poliziesca si è abbattuta con violenza, la medesima violenza statale che è stata denunciata dalle organizzazioni internazionali specializzate in materia.
Mercoledì passato lo screditato Senato ha approvato la cosiddetta Legge Antincappucciati. 22 voti a favore, 11 contro e 1 astensione hanno dato il sì ad uno dei principali punti antisociali del regime piñerista, rappresentante degli interessi del Dipartimento di Stato degli USA.
La gioventù in lotta, sebbene non riesca ancora a condensarsi in un’unità politica di propositi, esprime incessantemente l’inefficacia delle condizioni sociali e materiali realizzate dal capitalismo cileno.
In tutti i modi, è chiaro l’appello del movimento sociale nel chiedere la rinuncia di Piñera, degli uomini intorno a lui e dei relativi interessi: la richiesta di imporre la difesa e il rispetto dei diritti umani fondamentali, e l’instaurazione dei diritti sociali che quasi mezzo secolo fa i gruppi dominanti del paese hanno strappato alla popolazione.
29 novembre 2019
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Chile / Stgo. Masiva concentración en Plaza Dignidad” pubblicato il 29/11/2019 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2019/11/29/__trashed-15/] ultimo accesso 30-11-2019. |