Se è necessario occuperanno l’Assemblea, strade bloccate, gli indigeni marciano verso Quito per chiedere che Moreno rinunci.
URGENTE / Nella notte di sabato repressione a Saraguro, nella zona di San Vicente. Scontri con le forze militari, mentre le comuni sostengono la presenza nella via Cuenca-Loja.
Rendiamo responsabile il governo dell’integrità fisica dei nostri compagni e delle nostre compagne!
Sabato 5 ottobre è incominciato il terzo giorno di manifestazione e di sciopero nazionale per le misure economiche annunciate il primo di questo mese dall’esecutivo. Di fronte all’eliminazione del sussidio alla benzina diesel ed extra la comunità ecuadoriana, nella sua grande maggioranza, si è riversata nelle strade. Associazioni indigene hanno dichiarato che il loro sciopero è indefinito.
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“Questa misura è indefinita. Sabato e domenica, anche se con turni, saremo compagni. Tutti abbiamo detto che il governo è sordo. Noi andiamo a Quito e se è necessario occupare l’Assemblea o la Presidenza, lo faremo; abbiamo bisogno di risposte”, ha dichiarato il dirigente della CONAIE.
“Questo è uno sciopero indefinito, in questo modo, da parte delle organizzazioni CONAIE, Ecuarunari e MICC è stata presa una decisione diretta”, ha detto il presidente delle organizzazioni indigene di Salcedo, Peter Calo.
Inoltre, la CONAIE ha messo in allarme su un’imminente repressione per l’arrivo di un forte contingente militare nelle comunità di Cariacu e Puliza nel territorio del Pueblo Kayambi. Lì continuano azioni di resistenza riguardanti la Mobilitazione Nazionale contro le misure economiche prese dall’esecutivo.
Questo movimento indigeno ha sottolineato la propria posizione, nonostante la fine dello sciopero da parte dei trasportatori. Non solo nella regione amazonica, ma lungo i territori andini e litorali, la storica lotta del movimento indigeno non si ferma e confermiano lo sciopero nazionale indefinito, da parte di ciascuna comunità.
Le nostre basi si preparano ad intensificare le misure di fatto di fronte all’imminente aumento dei biglietti in tutto l’Ecuador, colpendo le tasche degli ecuadoriani, mentre condona i debiti ai ricchi e il Governo cede di fronte alle pressioni del Fondo Monetario Internazionale (FMI), ha sentenziato il bollettino della CONAIE.
CHIMBORAZO / Comunità del Popolo Puruhá in lotta ad Alausi, nel Guamote, nel Colta, SanJuan perché lo sciopero continua.
Viva la COMICH (Confederazione del Movimento Indigeno di Chimborazo! Abbasso il “Paquetazo” del FMI!
#ElParoSigue. La CONAIE sostiene que la medida es indefinida. "El #ParoNacionalEcuador toma mayor fuerza en vista que el gobierno está sordo. Iremos a Quito, y de ser necesario, nos tomaremos la @AsambleaEcuador y la presidencia" [Dirigente Mov.Indigena].#YoTambienSoyZangano pic.twitter.com/TFmkboYkjB
— KOLECTIVOZ (@kolectiVOZ) October 5, 2019
Questo sabato la Confederazione delle Nazionalità Indigene dell’Ecuador (CONAIE) ha avvertito che applicherà il sistema di giustizia indigena a “militari e poliziotti che si avvicinino ai territori indigeni” per protesta per quello che considerano una “brutalità” della forza pubblica di fronte alle loro proteste contro il Governo Nazionale.
Inoltre, l’organizzazione ha informato con un comunicato di aver dichiarato lo “stato d’emergenza in tutti i territori indigeni”.
Il Consiglio di Governo della CONAIE ha spiegato di aver preso questa decisione “di fronte all’insistenza del Governo Nazionale di andare avanti nei nostri territori con lo sfruttamento minerario, il petrolio e i beni della natura, distruggendo ambienti di vita e appoggiando con le forze militari la presenza delle imprese”.
5 ottobre 2019
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Ecuador. Dirigentes de la Conaie anuncian paro indefinido y que si es necesario se tomarán la Asamblea” pubblicato il 05/10/2019 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2019/10/05/ecuador-dirigentes-de-la-conaie-anuncian-paro-indefinido-y-que-si-es-necesario-se-tomaran-la-asamblea-carreteras-bloqueadas-indigenas-marchan-hacia-quito-a-exigir-que-renuncie-moreno/] ultimo accesso 07-10-2019. |