Gli incendi forestali in Brasile, in maggioranza nella selva amazonica, quest’anno hanno battuto un record, con un totale di 72.843 focolai, che si traduce nell’83 per cento in più rispetto al medesimo periodo del 2018, secondo i dati attualizzati dell’Istituto Nazionale di Ricerca Spaziale (Inpe).
Martedì 20 agosto, l’INE ha riportato nel paese dal passato gennaio un totale di 72.843 incendi, fatto che indica la cifra più alta da quando nel 2013 l’agenzia di ricerca spaziale ha iniziato a registrare.
Secondo i dati dell’agenzia, in tutto il 2018 sono stati riportati 39.759 incendi.
Solo da giovedì scorso, le immagini del satellite hanno individuato più di 9.500 nuovi sinistri, nella loro maggioranza in Amazonia, il cosiddetto “polmone del mondo” che è considerato vitale per fermare l’accelerato ritmo del riscaldamento globale.
Le zone più colpite da circa tre settimane sono il nord e il nordest, seguite dal Pantanal, nell’est e nel sudest, anche se gli incendi si registrano anche nel sud, vicino alle città come San Paolo, dove lunedì passato la combinazione di un fronte freddo e il fumo degli incendi hanno oscurato il cielo dalle ore 15:00 locali.
Il fuoco si è esteso negli stati di Acre (nordest), Rondonia (nordest), Mato Grosso (est) e Mato Grosso do Sul (sudest), e giunge alla triplice frontiera con Bolivia, Perù e Paraguay, secondo notizie raccolte dalla stampa locale.
Il più colpito è il Mato Grosso, con più di 13.500 focolai, mentre negli stati di Amazonas e Acre è stata dichiarata la situazione di emergenza o allerta ambientale.
Gli incendi sono così intensi che si possono vedere dallo spazio, giacché hanno creato una grossa cappa di fumo su un’area di circa 1,2 milioni di miglia quadrate. Per ora non si conosce se il fuoco sia stato causato dall’attività agricola o dalla deforestazione, che si è accelerata sotto la Presidenza di Jair Bolsonaro.
Bolsonaro, la cui gestione è iniziata lo scorso gennaio, ha promesso di sviluppare la regione amazonica per l’agricoltura e l’attività mineraria, per cui è stato duramente criticato, anche fuori del paese, così come per la sua inazione di fronte agli incendi e alla difesa dell’ambiente.
Alla vigilia, il #PrayForAmazonia è diventato virale nelle reti sociali come una dimostrazione della preoccupazione per l’Amazonia, in fiamme da tre settimane, e per criticare la mancanza d’azione di Bolsonaro.
L’Amazonia si estende per 7,4 milioni di chilometri quadrati attraverso Brasile, Colombia, Perù, Ecuador, Venezuela, Guyana e Surinam.
Il Brasile, con le selve tropicali che si estendono su 6,7 milioni di chilometri quadrati, ospita la maggior parte, con più del 60 per cento dentro alle sue frontiere. L’Amazonia, inoltre, è la casa di 34 milioni di persone, incluse 385 comunità indigene.
Notimex
21 agosto 2019
Desinformémonos
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Reportan el mayor número de incendios en el Amazonas en seis años” pubblicato il 21/08/2019 in Desinformémonos, su [https://desinformemonos.org/reportan-el-mayor-numero-de-incendios-en-el-amazonas-en-seis-anos/?fbclid=IwAR1fU50SdL6ls30-NE0NWkrra64hz30ismgsKegICA3ORjpYQDqmrtOc6eU] ultimo accesso 23-08-2019. |