Città del Messico / Il Messico ha chiuso giugno con un totale di 21.912 deportazioni dopo l’accordo con gli Stati Uniti di ridurre e controllare il flusso migratorio, che rappresenta il 33 per cento in più rispetto al mese precedente e un numero mensile record nei registri dell’Istituto Nazionale di Migrazione (INM) dal marzo del 2006. In totale, il Messico ha deportato 82.132 migranti nei primi sette mesi del nuovo governo di Andrés Manuel López Obrador (AMLO).
Secondo le cifre ufficiali, quando è iniziata l’amministrazione di AMLO a dicembre del 2018 sono state deportate 6.373 persone, mentre a giugno il numero ha superato le 20 mila, che indica un aumento del 71 per cento.
Tra le misure adottata dal governo federale dopo l’accordo con gli Stati Uniti si trova il dispiegamento di 6 mila elementi della Guardia Nazionale alla frontiera con il Guatemala e di altri 15 mila alla frontiera con gli Stati Uniti, così come l’aumento delle operazioni per arrestare i migranti nella loro maggioranza centroamericani.
“I migranti si prenderanno più rischi per evitare le autorità”, ha dichiarato al riguardo Claudia Masferrer, del Collegio del Messico.
Nelle reti sociali sono state denunciate le condizioni disumane in cui vivono i migranti, che sono presenti nei ricoveri del governo, e gli arresti effettuati dall’esercito, da agenti dell’INM e della Guardia Nazionale. I migranti hanno, inoltre, denunciato che gli appuntamenti per sollecitare asilo negli Stati Uniti arrivano a prolungarsi per mesi nei centri dei migranti, dove vivono ammucchiati, senza cibo né acqua e con temperature estreme, per cui molti preferiscono rischiare attraversando la frontiera da soli.
Da informazioni di El País
3 luglio 2019
Desinformémonos
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Más de 82 mil personas fueron deportadas de diciembre a junio por México” pubblicato il 03/07/2019 in Desinformémonos, su [https://desinformemonos.org/mas-de-82-mil-personas-fueron-deportadas-de-diciembre-a-junio-por-mexico/] ultimo accesso 11-07-2019. |