Ángeles Maestro non è sola: nel mondo sono numerose le dimostrazioni di sostegno che ripudiano la sua messa sotto accusa per essere solidale con la Palestina


La notizia che giunge da Madrid non può essere più inquietante: L’Udienza Nazionale ha rifiutato l’archiviazione della causa promossa contro la lottatrice internazionalista spagnola Ángeles Maestro e altre due compagne per l’invio di fondi al popolo palestinese e ha disposto l’apertura di un procedimento sommario ordinario “per collaborazione con organizzazione terrorista”.

Ángeles Maestro è una ex deputata comunista, medica, scrittrice e, soprattutto, un’esemplare militante antifascista e contro la guerra, che ha fatto dell’internazionalismo una causa permanente. Ha partecipato ad azioni solidali in tutti i paesi del Medio Oriente aggrediti dall’imperialismo statunitense e dal suo alleato, il governo sionista israeliano. In Palestina, in Irak, in Siria, insieme al popolo Saharaui, ma anche a sostegno delle Rivoluzioni e dei popoli del Latinoamerica, come quelli di Venezuela, Cuba e Bolivia. Nines Maestro è sempre stata in prima fila dando il suo appoggio incondizionato, mettendo il corpo quando serviva o dando un apporto nel campo intellettuale, giacché è anche membro della Rete di Intellettuali, Artisti e Movimenti Sociali per l’Umanità (REDH).

Ora, questo tribunale eccezionale continuatore del Franchismo, che è l’Udienza Nazionale Spagnola, si è rifiutato di archiviare la sua pratica e delle altre due compagne accusandole di aver raccolto due piccole somme di denaro e di averle consegnate nel 2014 e 2015 alla storica lottatrice palestinese Leila Khaled, quando questa effettuò un giro di conversazioni e incontri pubblici a Madrid e Barcelona.

L’accusa è realmente patetica giacché questi fondi (che no superavano gli 8.500 euro ed erano stati raccolti con la collaborazione di numerose persone) erano destinati alla ricostruzione di scuole ed ospedali, che come si sa mancano di materiali a causa della repressione israeliana in Cisgiordania e dei bombardamenti a Gaza.

Il fatto che Leila Khaled sia una dirigente del FPLP è stata la ragione utilizzata dall’associazione israeliana “The Lawfare Project Spain” per denunciare le tre attiviste, e subito questa accusa è stata accettata da un Tribunale dell’Udienza Nazionale.

Ora, Ángeles Maestro e le sue due compagne affrontano un processo che non solo cerca di inviarle in prigione ma di condannare qualsiasi tipo di azione solidale con la nobile causa del popolo palestinese.

Per tutto questo, noi che sottoscriviamo questa dichiarazione, ci dichiariamo solidali e solidale con la compagna Ángeles Maestro e le altre due attiviste giacché senza alcun dubbio sono perseguitate per aver difeso la causa della libertà e dell’autodeterminazione della Palestina. oltre a ripudiare qualsiasi tentativo di limitare la libertà d’espressione e d’opinione, facciamo appello a tutti e tutte quelle persone di diverse parti del mondo che si sentono interpellate da questo tipo di soggiogamento dei diritti umani insorgano riguardo a questo caso.

La solidarietà è la tenerezza dei popoli!

Basta perseguitare coloro che lottano contro l’occupazione della Palestina!

Chiediamo l’archiviazione e la chiusura della causa contro Ángeles Maestro e le altre implicate.

INVIARE LE FIRME A solidaridad2019@outlook.com.ar

12 giugno 2019

Resumen Latinoamericano

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Ángeles Maestro no está sola: Son numerosas las muestras de apoyo en el mundo repudiando su enjuiciamiento por ser solidaria con Palestina” pubblicato il 12/06/2019 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2019/06/13/angeles-maestro-no-esta-sola-son-numerosas-las-muestras-de-apoyo-en-el-mundo-repudiando-su-enjuiciamiento-por-ser-solidaria-con-palestina/] ultimo accesso 14-06-2019.

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