Con un forte editoriale, il quotidiano statunitense ha lanciato dure critiche al Governo, ha messo in discussione gli inadempimenti riguardo all’accordo di pace e ha, anche, affermato che la Casa Bianca non dovrebbe appoggiare coloro che stanno minando il processo.

“La pace in Colombia può disintegrarsi”, questa è la tesi dell’editoriale. La pace della Colombia è troppo preziosa per lasciar cadere quanto ha pubblicato venerdì scorso il New York Times. Il prestigioso mezzo di comunicazione ha espresso attraverso il testo dure critiche ai tentativi degli oppositori dell’accordo di pace di far franare alcuni punti di quanto pattuito tra il governo di Juan Manuel Santos e le FARC.

Il quotidiano mette in discussione il sostegno della Casa Bianca agli scettici che vogliono sabotare i progressi dell’accordo e l’evidente indisposizione del Governo a lavorare con gli smobilitati, per esempio, alla sostituzione delle coltivazioni illecite. Suggerisce, inoltre, che ora, con il paese governato dall’opposizione all’accordo, la pace può disintegrarsi, “fatto che sarebbe un disastro per il paese, per la regione e per la causa della democrazia”.

Secondo il quotidiano, dopo mezzo secolo di conflitto, giungere ad un patto è stato come un miracolo nel paese. Nonostante ciò, evidenzia che i nemici che ha avuto il processo, anche prima che si firmasse, hanno ignorato le promesse verso gli smobilitati riguardo a sviluppo rurale, educazione, accesso all’acqua potabile, sviluppo dell’elettricità, strade, ponti e lavoro.

Le critiche dirette al Governo di Duque sono giunte nei paragrafi successivi. “L’attuale presidente e i suoi alleati di destra hanno sabotato il progresso pacifico sotto l’accordo”. L’editoriale afferma che il Governo ha tagliato i fondi per la sostituzione delle coltivazioni, mentre i paramilitari e le bande criminali, attratti dai profitti della cocaina, dominano le regioni dove le FARC una volta ne fecero un emporio.

Nel testo si contesta anche la pressione che il presidente sta esercitando per modificare la giustizia speciale (JEP) e così assegnare condanne più severe agli smobilitati. “Questo, da solo, potrebbe mettere fine agli accordi”, ha spiegato il quotidiano. Il mezzo di comunicazione ha messo l’accento sul sostegno del governo degli Stati Uniti e sul loro ruolo, dopo aver investito più di 10 miliardi di dollari in Colombia per aiutare a mantenere in piedi l’accordo di pace. “In questo momento cruciale, gli Stati Uniti devono impegnarsi a mantenere in vita l’accordo della Colombia”.

Secondo il quotidiano, la realtà dista molto da quanto avveniva anni addietro. Ha spiegato che dal 2017, il presidente Trump ha minacciato di impedire alla Colombia di ricevere aiuti statunitensi a causa della crescente produzione di coca e ha proposto il taglio degli aiuti, che il Congresso ha rifiutato.

“Un momento rischioso come questo potrebbe essere l’ideale per un approccio imprenditoriale come quello che, in generale, Trump favorisce. Lavorando strettamente con paesi della regione per assicurarsi che Duque aderisca finalmente agli accordi, inclusa la giustizia transizionale, stimolerebbe gli investimenti stranieri nelle aree rurali emarginate della Colombia. Un tipo di sviluppo che è vitale per qualsiasi speranza di pace duratura”, puntualizza il testo.

24-05-2019

Semana