Tra loro il genocida Miguel Krassnoff Martchenco.

La Corte d’Appello di Santiago ha condannato gli ex agenti della Direzione di Intelligence Nazionale (DINA) della dittatura pinochetista, Miguel Krassnoff Martchenko, Ciro Ernesto Torré Sáez, Gerardo Urrich González, José Enrique Fuentes Torres, Nelson Alberto Paz Bustamante e José Alfonso Ojeda Obando alla ridicola pena di 3 anni di carcere, con il beneficio della sospensione condizionale della pena, come autori del delitto di sequestro di Eduardo Ziede Gómez. Il crimine fu perpetrato a partire dal 15 giugno 1974, nell’ambito della cosiddetta “Operazione Colombo”.

Con una sentenza non unanime, la Seconda Sala del Tribunale ha, inoltre, assolto gli altri 62 agenti dalla responsabilità nei fatti.

Nella fase indagatoria della causa, il ministro Hernán Crisosto stabilì che Ziede Gómez fu arrestato quel 15 giugno a Santiago da agenti della DINA e portato nel centro di detenzione clandestino ‘Londres 38’. Lì “fu sottoposto ad interrogatori sotto tortura” dai membri dell’apparato di repressione della dittatura, fatto scomparire nel mese di luglio del 1974, senza che fino ad oggi si abbiano notizie di dove sia.

Il nome dell’allora militante del MIR scomparso figurò dopo nella rivista LEA dell’Argentina, del 15 luglio 1975, “che raccontava che sarebbe morto in questo paese insieme ad altre 59 persone appartenenti al Movimento della Sinistra Rivoluzionaria (MIR) a causa di presunti litigi tra i suoi membri, informazione che fu una manovra di disinformazione della stessa DINA”, come si legge nel verdetto.

Politika

22 aprile 2019

Resumen Latinoamericano