Brasile: Bolsonaro ha ordinato di celebrare nelle caserme il golpe del 64


Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, un dichiarato nostalgico della dittatura, ha ordinato di realizzare nelle caserme “le dovute commemorazioni” per il 55° anniversario del golpe militare che il 31 marzo 1964 insediò in Brasile una dittatura di 21 anni.

Due anni fa Bolsonaro giunse a dire che l’errore del governo di fatto fu di “torturare e non uccidere”. Durante il suo voto a favore dell’impeachment di Dilma Rousseff nel 2016, inoltre, elogiò il torturatore della mandataria quando questa fu detenuta dalla dittatura.

“Il nostro presidente ha stabilito che il ministero della Difesa realizzi le dovute commemorazione relative al 31 marzo 1964, inclusa [la lettura di] un ordine del giorno patrocinato dal ministero della Difesa, che è già stato approvato dal nostro presidente”, ha detto alla stampa il portavoce del governo, Otávio Rego Barros.

Senza dare molte precisazioni, Rego Barros ha dichiarato che le celebrazioni dovranno essere conformi a “quello che i comandanti considerano opportuno dentro le proprie rispettive guarnigioni, e dentro il contesto in cui devono essere realizzate”.

Nel 2011, la Rousseff ordinò a tutte le Forze Armate di sospendere qualsiasi attività di commemorazione della dittatura. Nonostante ciò, Bolsonaro, un ex capitano dell’Esercito di 64 anni, nega che la sollevazione che abbatté il presidente João Goulart e governò il paese fino al 1985 sia stato un colpo di stato. Afferma che questo movimento “di civili e militari” permise di abbattere le guerriglie di sinistra e di impedire l’installazione di un regime comunista in Brasile.

“Il presidente non considera il 31 marzo 1964 un golpe militare. Considera che la società riunita, percependo il pericolo che il paese stava vivendo”, riuscì quel giorno, unendo “civili e militari, a recuperare e a ridare al nostro paese una direzione” e che “se questo non fosse avvenuto, oggi avremmo qui qualche governo che non sarebbe buono per nessuno”, ha dichiarato il portavoce.

Secondo la Commissione Nazionale della Verità, ci furono durante la dittatura brasiliana 434 assassinii commessi dai corpi repressivi, così come centinaia di detenzioni arbitrarie e di oppositori torturati. Documenti statunitensi declassificati l’anno scorso hanno rivelato che l’eliminazione di dissidenti veniva decisa nel palazzo presidenziale.

Bolsonaro è sempre stato un ferreo difensore del regime militare brasiliano e da quando è giunto al potere ha rivendicato anche le altre dittature militari in Latinoamerica, come quella del paraguayano Alfredo Stroessner (1954-1989) e quella del cileno Augusto Pinochet (1973-1990). Queste dittature parteciparono al Plan Cóndor di coordinamento repressivo del Cono Sud, insieme ai governi di fatto di Argentina, Bolivia, Brasile ed Uruguay.

26 marzo 2019

Resumen Latinoamericano

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Brasil. Bolsonaro ordenó celebrar en los cuarteles al golpe del 64” pubblicato il 26/03/2019 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2019/03/26/brasil-bolsonaro-ordeno-celebrar-en-los-cuarteles-al-golpe-del-64/] ultimo accesso 27-03-2019.

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