Gli studenti secondari hanno sfilato, lo scorso 3 ottobre, dal Palazzo Pizzurno fino alla sede del Ministero dell’Educazione della Città di Buenos Aires. I Centri degli Studenti delle varie scuole di questa città, organizzati nel Coordinamento degli Studenti di Base (CEB), hanno protestato contro il taglio del bilancio dell’educazione che il PRO (Proposta Repubblicana) si proponeva di approvare per l’anno prossimo. Simultaneamente, hanno chiesto la realizzazione totale dell’attuale bilancio dell’educazione
Tra le altre questioni hanno protestato per avere delle condizioni degne di corso, tenendo conto dell’emergenza educativa che si vive nella zona di Moreno e in altri luoghi della Provincia di Buenos Aires dove centinaia di scuole rimangono chiuse non avendo rispettato le norme di sicurezza dopo l’esplosione che ha causato la morte di due lavoratori dell’educazione. L’incendio nella scuola primaria ha messo in allarme gli studenti di Buenos Aires.
Allo stesso tempo, hanno protestato per il progetto di creazione di un’università (UniCABA) per la formazione docente che comporterà poco a poco la chiusura di 29 corpi docenti con lunghi anni di storia. Questo progetto, che conterebbe sulla maggioranza necessaria grazie al patrocinio del PRO, si stima che sarà votato nei prossimi giorni insieme alla legge di bilancio per l’anno prossimo.
Alla fine, al portone del Ministero dell’Educazione, i secondari hanno effettuato un’assemblea per decidere i prossimi passi.
tratto da Resumen Latinoamericano
6 ottobre 2018
Desinformémonos
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Estudiantes secundarios rechazan ajuste en Argentina” pubblicato il 06/10/2018 in Desinformémonos, su [https://desinformemonos.org/estudiantes-secundarios-rechazan-ajuste-argentina/] ultimo accesso 08-10-2018. |