Principalmente per la lentezza nell’applicazione dell’accordo di pace e per gli inadempimenti dello stesso da parte di Bogotà.

Migliaia di dissidenti delle estinte Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) sono  tornati alle armi dopo la firma dell’accordo di pace con Bogotà.

“Migliaia di lottatori delle FARC si sono opposti all’accordo. Stimano che ci siano fino ad 8000 guerriglieri dissidenti delle FARC; questa cifra rappresenta quasi il 40 per cento di tutti i miliziani che aveva il gruppo prima degli accordi”, ha pubblicato mercoledì il quotidiano statunitense The New York Times.

Nonostante le promesse del Governo colombiano di reintegrarli in una nuova vita civile, i guerriglieri dissidenti si sono visti obbligati a tornare alle armi poiché i militari e i paramilitari si sono approfittati del vuoto lasciato dalla ritirata delle FARC per portare a termine numerosi assassinii di ex guerriglieri e dirigenti sociali.

Nel frattempo, il Dipartimento di Stato degli USA ha deciso di mantenere le FARC e l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), l’altra guerriglia colombiana, nella sua lista dei gruppi terroristi.

“Ci sono state sfide per applicare l’accordo di pace e un piccolo numero di gruppi dissidenti che hanno rifiutato il processo. I rapporti hanno confermato che alcuni di questi gruppi continuano nelle attività illecite”, si legge nel rapporto della Cancelleria nordamericana.

La cifra di dissidenti delle estinte FARC è cresciuta drasticamente dopo la firma dell’accordo di pace con Esecutivo dell’ex presidente colombiano Juan Manuel Santos, nel 2016, principalmente per la lentezza nella sua applicazione e per gli inadempimenti dello stesso da parte di Bogotà.

L’attuale presidente della Colombia, Iván Duque, ha annunciato la sua intenzione di fare delle “correzioni” al patto che ha permesso il disarmo e la trasformazione della vecchia guerriglia nel partito Forza Alternativa Rivoluzionaria del Comune.

Nel suo pronunciamento, Duque ha preannunciato che cercherà il modo di reintegrare le basi guerrigliere nella vita civile colombiana, così come è previsto nel patto, ma non è giunto ad approfondire i dettagli. Anche se, secondo le sue stesse dichiarazioni e quelle dei membri del suo governo, si sa che quello che cercano è una sconfitta senza attenuanti della vecchia guerriglia.

HispanTV / La Haine

20/09/2018

La Haine