Aumenta il conflitto nella Sierra del Guerrero, in sette comunità gli abitanti si armano


Ezequiel Flores Contreras

Los Morros, Gro. (apro) – Gli abitanti di almeno sette comunità della sierra dei municipi di Eduardo Neri e Leonardo Bravo, hanno deciso di insediare guardie comunitarie per contenere gli attacchi del gruppo di autodifesa di Tlacotepec, stabilitosi nella zona boscosa dell’abitato di Verde Rico, e che minaccia di occupare Filo de Caballos.

I civili armati con fucili AR-15 e AK-47 hanno occupato le piazze pubbliche e i punti strategici degli abitati di Campo di aviazione, El Miraval, Los Morros, Filo de Caballos, La Laguna, Carrizal de Bravo, La Torre e Camotla dove effettuano incursioni a bordo di fuoristrada su questa striscia dello stato collassato per la violenza dei narcos.

 

Nel frattempo, donne e uomini del paese di Los Morros hanno effettuato un’assemblea per insistere nel loro appello al governatore Héctor Astudillo Flores affinché risolva a fondo il conflitto che c’è nella Sierra.

“Il governatore (Astudillo), dice che il problema è la lotta del papavero, ma questo era prima quando la gente viveva della vendita della gomma (da oppio), questo non vale più e non so perché combattono”, ha dichiarato la signora Alma Delia, durante un’assemblea effettuata ieri nell’abitato di Los Morros.

“Noi vogliamo sicurezza e vivere in pace perché i popoli stanno rimanendo soli. Abbiamo scuole e ospedali, ma non ci sono medici, né infermiere, né maestre. I bambini non vanno a scuola e quelli di noi che sono malati devono trovare il modo di andare a curarsi a Chilpancingo, ma anche lungo la strada ti assaltano”, ha rinfacciato la donna prendendo in braccio suo nipote.

“Dei 40 mila pesos che valeva un paio di anni fa un chilo di gomma, ora gli accaparratori pagano quattro mila pesos per la medesima quantità. Lei crede che questo sia un affare?”, ha detto un coltivatore di papavero.

La tensione prevale in questa zona della Sierra. I gruppi armati si lanciano minacce attraverso le apparecchiature di radiocomunicazione che portano i civili armati, situazione che mette in allerta su una recrudescenza della violenza in questa zona dello stato.

Ieri Apro ha percorso nuovamente la zona del conflitto dove sempre più le comunità della sierra si trasformano in “paesi fantasma” come nel caso della comunità di El Ranchito, municipio di Leonardo Bravo, situato tra Puentecillas, Corralitos e Verde Rico. In quella zona, i gruppi armati di Chichihualco e Tlacotepec ingaggiano cruenti scontri armati nella zona del bosco e nelle strade delle precarie comunità.

In questo luogo decine di famiglie, principalmente donne, bambini e anziani questa settimana hanno deciso di abbandonare le proprie case e si sono trasformati in sfollati della violenza che sono resi invisibili dalle autorità statali.

Fanno pressione ad Astudillo affinché agisca

Per questo, i cittadini che rimangono nei paesi, hanno deciso di formare guardie comunitarie in sette comunità del corridoio Xochipala-Filo de Caballos e hanno chiesto di nuovo al governatore Héctor Astudillo Flores di risolvere a fondo questo conflitto armato che negli ultimi giorni si è esacerbato in questa zona della Sierra.

Attualmente, gruppi armati di Chichihualco e Tlacotepec lottano per il controllo delle zone di produzione e trasporto dell’eroina, così come della zona mineraria e delle risorse boschive di questa area naturale strategica dello stato.

Questa situazione mantiene chiusi gli istituti educativi, i centri sanitari e gli ospedali, e sospeso il sistema di trasporto pubblico.

Anche coloro che godono di permessi e i cittadini che vogliono trasferirsi da Chilpancingo alla Sierra, lo fanno attraverso la strada che unisce la capitale dello stato con l’abitato di Chichihualco e da questo punto prendono dei viottoli per giungere nei differenti luoghi come Yextla, Izotepec e Jaleaca.

Per questo, in questi giorni il gruppo di Tlacotepec ha mirato ad occupare i paesi di Carrizal de Bravo e Filo de Caballos, facendo scoppiare sparatorie dalla parte alta dei colli che sono controllati dalle guardie comunitarie, hanno dichiarato gli abitanti intervistati nella zona.

Nel frattempo, poliziotti statali e soldati rimangono acquartierati nella comunità di Corralitos e Xochipala per cercare di evitare che continuino gli scontri tra ambedue i gruppi armati.

Da parte loro, ieri nella comunità di Los Morros è stata effettuata un’assemblea popolare dove hanno chiesto al governo federale e statale di ristabilire la sicurezza in questa zona della Sierra perché le comunità si stanno trasformando in “paesi fantasma”, le strade sono desolate e l’assenza di servizi medici ed educativi stanno colpendo in modo negativo i settori sociali più vulnerabili come bambini, donne e anziani.

Gli abitanti hanno segnalato che innumerevoli sparatorie tengono la società atterrita. Molti di loro, hanno deciso di abbandonare le proprie case per evitare di diventare vittime inevitabili della violenza e coloro che rimangono, hanno formato guardie comunitarie.

Hanno ricordato che il prossimo 4 ottobre, si compie un anno dall’inizio dello scontro tra i gruppi armati di Chichihualco e Tlacotepec, ma precisano che ora non si comprende il motivo della lotta, argomentando che non è più redditizio seminare papavero e raccogliere gomma per l’elaborazione dell’eroina.

13 settembre 2018

Proceso

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Ezequiel Flores Contreras, Escala conflicto en la Sierra de Guerrero; habitantes se arman en siete comunidades” pubblicato il 13/09/2018 in Proceso, su [https://www.proceso.com.mx/550767/escala-conflicto-en-la-sierra-de-guerrero-habitantes-se-arman-en-siete-comunidades-videos] ultimo accesso 18-09-2018.

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