Leonardo Fernandes

I movimenti popolari brasiliani hanno riunito a Brasilia 50 mila persone per accompagnare l’iscrizione dell’ex presidente.

Brasilia – Per la prima volta nella storia del Brasile, la candidatura di un politico è stata iscritta accompagnata da migliaia di brasiliane e brasiliani. Questo mercoledì (15), circa 50 mila persone si sono riunite a Brasilia, capitale del paese, per iscrivere la candidatura dell’ex presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva alla Presidenza della Repubblica per il Partito dei Lavoratori (PT).

La consegna della domanda al Tribunale Superiore Elettorale (TSE) è stata effettuata da una commissione guidata dalla presidente del PT, la senatrice Gleisi Hoffman, dall’ex presidente Dilma Rousseff, dal candidato a vicepresidente di Lula, Fernando Haddad, dall’ex sindaco della città di San Paolo, e da Manuela D’Ávila, deputata federale per il Partito Comunista del Brasile (PCdoB), inserito nella lista elettorale.

Tra i manifestanti, hanno partecipato alla manifestazione più di cinquemila lavoratori rurali che hanno camminato per più di 50 mila chilometri per cinque giorni nella Marcia Lula Libero, con un atto di chiusura nella capitale federale.

Keli Mafort, della direzione nazionale del Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra (MST), ha affermato che la mobilitazione a Brasilia ha superato le aspettative e ha dimostrato che il popolo brasiliano sa ciò che vuole.

Ha affermato che “coloro che oggi sono qui stanno rappresentando migliaia e migliaia di brasiliani e brasiliane che hanno già manifestato e che vogliono eleggere come presidente della Repubblica Luiz Inácio Lula da Silva. Questa è una lotta storica, perché dimostra che l’iscrizione di una candidatura non deve essere solo un atto burocratico, ma una costruzione collettiva, come quella che vediamo oggi”.

Fernando Haddad ha detto che il consolidamento della candidatura di Lula è la dimostrazione del fatto che la strategia golpista è vicina alla fine.

“Loro volevano che il popolo rinunciasse a Lula. Volevano ad ogni costo che il popolo dimenticasse Lula. Ma il popolo conosce Lula. Una menzogna non è capace di distruggere una relazione di 40, 50 anni con il popolo”, ha detto Haddad che nell’occasione ha anche letto un messaggio inviato dall’ex mandatario.

“A partire da domani, percorreremo il Brasile. Ciascuno di voi dovrà essere Lula camminando attraverso il Brasile, facendo campagna elettorale”, ha scritto Lula, prigioniero politico dal 7 aprile a Curitiba.

Prima di entrare nell’edificio del Tribunale Superiore Elettorale (TSE), la senatrice Gleisi Hoffmann, ha parlato ai manifestanti.

“Siamo qui a testa alta, per dire a loro [la destra] che non abbiamo paura di loro. Crediamo nel popolo brasiliano. L’iscrizione di questa candidatura per noi è una vittoria”, ha dichiarato.

Anche Edson Carneiro, membro dell’organizzazione Intersindacale e del Partito Socialismo e Libertà (PSOL), che ha come candidato alla Presidenza Guilherme Boulos, era presente alla manifestazione di Brasilia e ha segnalato la necessità di difendere la libertà e il diritto di Lula di essere candidato.

“Per noi è chiaro che il tentativo del Potere Giudiziario, della Rete Globo, della destra, del sistema finanziario, di impedire la candidatura dell’ex presidente Lula è un’azione che cerca di aumentare l’eliminazione di diritti e di consolidare il golpe. Pertanto, non abbiamo dubbi a stare qui per dire che il presidente Lula ha il legittimo diritto di candidarsi. Non è solo un suo diritto, ma di milioni di brasiliani che vogliono votare per lui”.

Anche parlamentari, governatori, artisti, intellettuali e rappresentanti dei movimenti popolari e sindacali erano presenti alla manifestazione di fronte al Tribunale Superiore Elettorale.

16 agosto 2018

Brasil de Fato