CENIDH – Centro Nicaraguense dei Diritti Umani
Il Centro Nicaraguense dei Diritti Umani (CENIDH) esprime la propria più energica condanna del massacro effettuato da forze parapoliziesche che con la complicità della Polizia Nazionale hanno incendiato l’abitazione della famiglia Velàsquez Pavòn, conosciuti commercianti del quartiere Carlos Marx di Managua, togliendo la vita a sei persone, quattro adulti e due bambini ai quali hanno impedito di uscire dall’immobile, oltre ad ostacolare gli abitanti a fornire aiuto, azione che ha leso il diritto umano alla vita di questa famiglia. Le vittime di questo atto criminale sono Oscar Velàsquez Pavòn (padre), Maritza Muñoz (madre), Alfredo Velàsquez (figlio), Mercedes Raudez (moglie di Alfredo), Matìas Velàsquez Muñoz (figlio, bebè di 5 mesi), e Daryelis Velàsquez Muñoz (due anni e mezzo) e un terzo minore che si trova gravemente ferito nell’ospedale Alemàn.
La gravità di questi fatti ha commosso la popolazione nicaraguense che vedono negli apparati repressivi del governo la criminale minaccia alla propria vita e sicurezza. Questo crimine rivela una scalata della brutale repressione del regime di Daniel Ortega e Rosario Murillo con un saldo tragico di più di 178 persone assassinate ad oggi. Ai bambini assassinati oggi si aggiungono altri 12 assassinati durante la repressione governativa e dalle forze parapoliziesche negli ultimi 60 giorni. Azioni che violano i più elementari Trattati e leggi del paese.
Al riguardo, la Convenzione dei Diritti del Bambino nel articolo 6 stabilisce che gli Stati Parte riconoscano che ogni bambino ha il diritto intrinseco alla vita e che questi garantisca nella massima misura possibile la sopravvivenza e lo sviluppo del bambino.
In questo caso è stato il governo del Nicaragua che in modo atroce una volta di più ha privato della vita due bambini, che per la loro situazione di vulnerabilità devono essere protetti dallo stato. Per il CENIDH costituisce una gravissima violazione dei diritti umani la crudeltà dei fatti riferiti, realizzati e perpetrati dallo stato trasformatosi piuttosto in un apparato di repressione e morte.
Le azioni criminali perpetrate dal governo violano flagrantemente i diritti dei bambini e delle bambine, al riguardo la Corte IDH stabilisce: “…il diritto alla protezione dei bambini e delle bambine, il Tribunale ribadisce che rivestono una speciale gravità i casi nei quali le vittime di violazione dei diritti umani sono bambine e bambini, che sono titolari dei diritti stabiliti dalla Convenzione Americana, oltre a contare sulle misure speciali di protezione nell’articolo 19…”.
Denunciamo di fronte alla comunità nazionale e internazionale questi azioni di terrorismo di stato contro la popolazione civile, azioni di terrore e orrore che in genere creano insicurezza nella popolazione. Sollecitiamo la Comunità Internazionale, le Organizzazioni Internazionali dei Diritti Umani e specialmente la Relatoria dei Diritti dell’Infanzia delle Nazioni Unite e il Sistema Interamericano a chiedere allo Stato del Nicaragua di adottare misure che portino alla cessazione di questa brutale repressione.
Il CENIDH esige in modo categorico che il governo di Daniel Ortega e Rosario Murillo ordini la cessazione di queste azioni perpetrate allo scopo di generare terrore nella popolazione. Una volta di più riaffermiamo il nostro impegno in difesa dei diritti umani e ribadiamo la nostra energica condanna di questi atti che violano le norme nazionali e internazionali di protezione dell’infanzia.
Managua, 16 giugno 2018
Un diritto che non si difende, è un diritto che si perde!
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
CENIDH, “Il CENIDH condanna il massacro di sei membri della famiglia Velàsquez Pavòn effettuato da forze parapoliziesche con la complicità della Polizia Nazionale” pubblicato il 16-06-2018, ultimo accesso 17-06-2018. |