In Cile 11 comuneri dell’etnia mapuche affrontano nuovamente la giustizia per il presunto assassinio di una coppia di coloni nel 2013. Gli accusati erano già stati assolti in un precedente processo. L’evento è stato respinto con proteste tanto nella città di Temuco come nella capitale, Santiago.
Hanno già passato più di un anno in carcere e sono stati assolti nel 2017. Ma gli 11 ritornano in tribunale, per il medesimo delitto e con le medesime prove già rifiutate dai giudici. La machi, o guida spirituale mapuche Francisca Linconao, di 73 anni, è il caso più emblematico di questa persecuzione.
Il Governo invoca la legge antiterrorismo concepita durante la dittatura di Pinochet. Il nuovo processo coincide con il crollo dell’altro caso di presunto terrorismo, in cui la polizia è stata scoperta fornire prove false.
Mercoledì i mapuche hanno protestato nella città di Temuco, sede del processo.
E anche a Santiago, in solidarietà con l’unico condannato della causa, il machi Celestino Córdova, che si trova in sciopero della fame.
L’11 marzo entra in carica il nuovo Governo di destra, guidato da Sebastián Piñera, che ha annunciato più repressione verso il popolo mapuche.
HispanTV
1 marzo 2018
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
Alejandro Kirk, “Mapuches rechazan nueva ofensiva judicial del Estado chileno” pubblicato il 01/03/2018 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2018/03/01/mapuches-rechazan-nueva-ofensiva-judicial-del-estado-chileno/] ultimo accesso 03-03-2018. |