Mercoledì, la Corte Suprema di Giustizia ha ordinato l’immediata libertà del dirigente indigeno della comunità Nasa del Cauca, Feliciano Valencia, che era stato condannato a 18 anni di carcere per il presunto sequestro e lesioni a un soldato che che si era infiltrato nelle proteste indigene del 2008.
La decisione presa dalla Sala di Cassazione Penale della Corte Suprema di Giustizia, presieduta dal magistrato Eugenio Fernández Carlier, considera che le azioni del dirigente sono state effettuate nell’esercizio della sua autorità indigena e, in applicazione della propria giurisdizione, la detenzione del militare non può essere considerata come un sequestro.
Per la sentenza assolutoria, la corte ha deciso di revocare la sentenza di condanna di Feliciano Valencia emessa il 10 settembre 2015 dal Tribunale Superiore di Popayán, e ha confermato la sentenza emessa il 24 marzo 2015 dal Primo Tribunale Penale di Popayán che assolse il dirigente indigeno per il delitto di sequestro.
Il verdetto ordina la libertà “immediata e incondizionata del processato Feliciano Valencia Medina, la quale sarà effettiva se non è richiesto da un’altra autorità” e ha disposto che il giudice di primo grado cancelli le registrazioni e le annotazioni che la pratica ha originato contro il processato.
28 giugno 2017
Resumen Latinoamericano / Contagio Radio
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Colombia. Libertad y absolución para el líder indígena Feliciano Valencia” pubblicato il 28-06-2017 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2017/06/28/colombia-libertad-y-absolucion-para-el-lider-indigena-feliciano-valencia/] ultimo accesso 30-06-2017. |