Argentina: Brutale repressione della polizia sui maestri e le maestre


Gas al peperoncino, bastonate, repressione e arresti. Questo lunedì ci sarà la riunione plenaria della segreteria generale dei docenti per continuare il piano di lotta.

Sia Roberto Baradel che Sonia Alesso, dirigenti della CTERA hanno dichiarato che nel medesimo momento in cui i docenti cercavano di installare una scuola itinerante di fronte al Congresso della Nazione, hanno subito una brutale repressione da parte della polizia, per ordine diretto della Presidenza della Nazione. Hanno gettato gas al peperoncino, hanno colpito con accanimento i maestri e le maestre e hanno arrestato quattro maestri, che verso le 23.00 sono stati liberati.

Così è cominciato tutto:

Oggi pomeriggio, nel quadro del conflitto nazionale dei docenti, la CTERA ha cominciato a montare la struttura di una Scuola Pubblica Itinerante nella Piazza dei Due Congressi. Con questa nuova azione, si cercava di continuare la protesta e la lotta che i Maestri stanno portando avanti per chiedere al Governo Nazionale di adempiere alla Legge sul Finanziamento Educativo e di convocare la [riunione] Paritaria; con i ragazzi nelle aule.

Varie chiacchierate sarebbero state fatte in questa Scuola Pubblica Itinerante, per visibilizzare il conflitto e creare un dibattito. Nonostante ciò, senza alcun motivo e mentre i Maestri con camici bianchi montavano pacificamente questa struttura, senza blocchi della strada né alcuna provocazione, le forze di polizia hanno cominciato una terribile repressione con gas al peperoncino e bastonate ai Docenti che cercavano di continuare il dibattito tornando nelle aule. Il Segretario Generale del SUTEBA, Roberto Baradel, ha dichiarato: “È una vergogna, hanno tirato sulla faccia dei Lavoratori dell’Educazione gas al peperoncino. Non c’è un solo poliziotto ferito. Noi maestri stavamo qui difendendo la Scuola Pubblica, costruendo uno spazio di dibattito. Sembra che con questo governo nessuno possa usare la parola”.

Da parte sua, Sonia Alesso ha aggiunto: “Ci sono quattro compagni arrestati nel 6° Commissariato. Chiediamo che li liberino immediatamente e denunciamo la brutale repressione sui Maestri. Non può essere che un governo, che parla della Repubblica, reprima Docenti che si esprimono pacificamente”. Il sindacalista dell’UTE, Eduardo López, ha affermato che cercano di montare una “scuola itinerante” per fare lezione. Ha sostenuto che è una modalità alternativa agli scioperi.

Verso mezzogiorno di domenica, un gruppo di docenti sindacalisti ha cercato di montare una tenda di fronte al Congresso della Nazione, sulla strada Solís, tra Rivadavia e Irygoyen, con l’idea di far ritornare la mitica “Tenda Bianca” dei docenti del decennio del 90. Sebbene fossero riusciti ad erigere una piccola struttura, un dispositivo di polizia l’ha rimossa rapidamente e intorno al luogo è stato disposto un cordone poliziesco.

I sindacalisti affermano di aver chiesto il permesso al Ministero dello Spazio Pubblico e dell’Ambiente della Città, e che a differenza della “tenda bianca” dei ’90, sarebbe “itinerante”, per cui sarebbe stata rimossa dal posto nei prossimi giorni. Le prime lezioni previste sarebbero state alla presenza di orchestre scolastiche, e avrebbero toccato temi come la fine del piano FINES. Speravano di invitare anche deputati e senatori per parlare di progetti di finanziamento dell’educazione.

foto “El destape” e “Resistir y Luchar”

09/04/17

Resumen Latinoamericano

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Brutal represión de la policia a los maestros y maestras” pubblicato il 09-04-2017 in Resumen Latinoamericanosu [http://www.resumenlatinoamericano.org/2017/04/09/brutal-represion-de-la-policia-a-los-maestros-y-maestras-gas-pimienta-palos-represion-y-detenidos/] ultimo accesso 10-04-2017.

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