ELN – Comunicato N. 10: Gli arresti di massa di dirigenti sociali NON sono volontà di Pace


Delegazione di Dialogo del ELN

Le garanzie e il diritto alla partecipazione sociale alla soluzione dialogata del conflitto è messa in discussione.

Così lo dimostrano le catture di massa effettuate ieri contro dirigenti della regione del Sur de Bolívar, Basso Cauca e Nord di Antioquia, Cartagena e Bucaramanga.

Mentre il Governo parla di post-conflitto, in Colombia si continua ad incrementare la repressione contro le forze alternative che manifestano a favore della Pace.

I fatti avvenuti questo 22 marzo in differenti punti della geografia colombiana rendono chiaro che esiste un piano giudiziario di attacco con persecuzioni e vessazioni della procura, detenzioni di massa, simultanee e arbitrarie, contro dirigenti difensori dei DDUU e di comunità minerarie e contadine.

Il cui proposito è debilitare le forze alternative e democratiche che si oppongono al regime e al modello estrattivista di saccheggio, spoliazione e occupazione militare dei territori, con il fine di favorire il capitale transnazionale per impiantare i suoi mega progetti.

I dirigenti detenuti appartengono al Tavolo di Dialogo del Sur de Bolívar, Centro e Sud del Cesar, uno dei processi sociali umanitari più antichi della Colombia, nel cercare soluzioni tra il governo e il movimento sociale. Nella sua traiettoria si registra lo sminamento umanitario della provincia di Micohaumado, Municipio di Morales, nel 2004.

Questa organizzazione sociale è una di quelle convocate al Tavolo di Quito, a scambiare le proprie esperienze e metodi di Partecipazione.

Fatti uguali si sono registrati nel Nord e Basso Cauca Antioquegno dove altri 5 dirigenti sono stati catturati, loro appartengono all’Associazione Contadina del Municipio di Ituango e di Puerto Valdivia. Le ragioni per cui sono stati portati in giudizio sono quelle di aver denunciato l’impatto e il danno ambientale sulle proprie comunità, provocato dal progetto Hidrotuango che porta avanti l’EPM. Così come la Via di Puerto Valdivia, porto peschiero.

Il giorno 22 marzo un altro dirigente indigeno del dipartimento del Cauca è stato assassinato; si tratta di Javier Otaca, questo comunero nasa, della comunità di Santa Elena, stava effettuando liberazione della terra nell’azienda Miraflores di Corinto, Cauca, quando è stato crivellato a pochi metri dalla forza pubblica da sicari al servizio dell’impianto zuccheriero.

Questa scalata repressiva si presenta in un momento in cui organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite, Amnesty International e la Commissione Interamericana dei DDUU avvisano su un aumento di assassinii sistematici contro difensori dei DDUU e attivisti sociali.

Richiama l’attenzione la poca efficienza della procura nel portare avanti azioni contro i paramilitari che terrorizzano numerose regioni del Paese, mentre applica tutta la forza per intimorire e perseguitare attivisti sociali.

L’attuale processo di pace richiede urgenti azioni umanitarie che contribuiscano ad abbassare l’intensità del conflitto e propizino un cessate il fuoco bilaterale, e facciano cessare la persecuzione contro il movimento sociale e le forze democratiche.

Delegazione di Dialogo

Esercito di Liberazione Nazionale

23 Marzo 2017 

Voces de Colombia – ELN

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Delegación de Diálogo del ELN, Comunicado N. 10: Las detenciones masivas a líderes sociales NO es voluntad de paz” pubblicato il 23-03-2017 in Voces de Colombia – ELNsu [http://www.eln-voces.com/index.php/dialogos-de-paz/comunicados/1029-comunicado-n-10-las-detenciones-masivas-a-lideres-sociales-no-es-voluntad-de-paz] ultimo accesso 24-03-2017.

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