Una forte mobilitazione per la reintegrazione dei 380 licenziati di AGR-Clarín ha posticipato per più di due ore l’uscita dell’edizione della domenica del Grande Giornale Argentino.

Ieri gli strilloni hanno avuto una sorpresa. Il fatto è che alle prime ore del mattino, aprendo i loro posti e ricevendo i giornali come tutte le domeniche, si sono ritrovati con la mancanza, nei camion di distribuzione, del Quotidiano Clarín, della Revista Viva e del quotidiano sportivo Olé.

La mancanza è stata causata da un’importante mobilitazione che è cominciata nel pomeriggio di sabato nell’impianto Zepita de Artes Gráficas Rioplatenses (AGR) e che è durata fino alle 7.00 am di domenica. Orario nel quale, con un’operazione della Gendarmeria Nazionale, hanno cominciato ad uscire alcuni camion con i quotidiani menzionati.

La protesta, per cui si mantiene ancora l’occupazione di AGR-Clarín, è stata la reintegrazione dei 380 operai grafici licenziati, quasi due settimane fa dal gruppo multimediale.

L’abbraccio e i successivi picchetti all’impianto Zepita, nel quartiere di Barracas, hanno finito con il danneggiare in modo importante la distribuzione del quotidiano della domenica, giorno in cui il Clarín ha una tiratura normale di 470 mila esemplari.

L’idea di colpire la distribuzione ha contato, inoltre, su una forte campagna attraverso le reti sociali che ha fatto un appello a non comprare nessuna delle pubblicazione del Gruppo che si stampavano nell’AGR e che ora sono terziarizzate, in quello che è un processo di distruzione di posti di lavoro e di diritti acquisiti dagli operai.

D’altra parte, l’Indio Solari ha dimostrato il suo sostegno agli operai dell’impresa Artes Gráficas Rioplatenses, che hanno fatto un piano di lotta per impedire i licenziamenti che ha decretato il Gruppo Clarín.

Attraverso Facebook, l’artista ha pubblicato un video dove si vedono i lavoratori che rivelano la situazione che attraversano. “Non possiamo guardare da un’altra parte, siamo solidali ponendoci sul luogo di coloro che se la stanno passando male”, ha scritto Solari.

30 gennaio 2017

Resumen Latinoamericano