Matías Del Río

Oggi sono state arrestate più di 10 persone, dopo il corteo a sostegno della machi Francisca Linconao (autorità religiosa, curatrice e consigliera mapuche, ndt), che da 3 giorni è in sciopero della fame dopo che per la quarta volta sono stati revocati i suoi arresti domiciliari, obbligandola a tornare nel carcere di Temuco.

Circa 100 persone si sono riunite oggi nei Tribunali di Giustizia di Concepción chiedendo la libertà della machi Linconao, richiesta che è avvenuta a livello nazionale. Tutto questo dopo che la Corte d’Appello di Temuco aveva revocato per la quarta volta gli arresti domiciliari della machi, che è tornata all’arresto totale, azione che va a scapito della sua salute. Il corteo si è normalmente mosso da Barros Arana per svoltare per Rengo verso Carrera. È in quest’ultimo incrocio, dove degli agenti fanno uso del camion lancia-acqua, facendo vari arresti e irrompendo anche in un supermercato della zona.

“Non possiamo aspettare, non possiamo fare una pausa, la vita e la libertà della Machi è una responsabilità di tutti e tutte” è l’appello che hanno fatto gli organizzatori della manifestazione. Allo stesso tempo, nei Tribunali, è stata data lettura della lettera della machi inviata nell’aprile di quest’anno alla Presidente della Repubblica, con la quale si polemizza sul ruolo dello stato nel conflitto mapuche, così come sulla posizione che ha avuto Michelle Bachelet.

Intanto, la machi continua il suo sciopero della fame che dura da 4 giorni. Diversi dirigenti mapuche così come parte della popolazione, chiedono al governo di liberare la machi e di mettere fine all’applicazione della Legge Antiterrorismo e alla persecuzione sistematica, da parte delle polizie e della Procura, delle autorità tradizionali mapuche.

26 dicembre 2016

Resumen

https://youtu.be/g4d49sdgsgM