A Chubut continua la militarizzazione di una zona mapuche


Più di un centinaio di agenti della Gendarmeria e della Fanteria sono stati inviati a El Maitén con l’obiettivo di minacciare le comunità che stanno resistendo all’avanzata dei proprietari terrieri come Benetton e Lewis che vogliono spogliarli delle loro terre ancestrali. Persiste la minaccia di sgombero.

Di fronte a questa situazione, membri del Pu Lof in Resistenza del Dipartimento Cushamen, a loro volta allineati al Movimento Autonomo del Puel Mapu, hanno emesso un comunicato con il quale danno per finito il dialogo con il governo nazionale e quello locale.

“Fin dall’inizio del recupero siamo sempre stati aperti ad un serio dialogo politico con il governo provinciale, nazionale e con le autorità competenti su questo storico conflitto che subiamo come Popolo Nazione Mapuche. Esempio di questo: sono state mantenute due istanze di tavolo di dialogo con dei rappresentanti di funzionari provinciali per giungere ad accordi sul conflitto con il vecchio treno espresso patagonico La Trochita. Nonostante ciò, i governo nazionale e quello provinciale hanno rotto il dialogo, continuando con la persecuzione, aumentando la criminalizzazione e la militarizzazione, con la complicità dei mezzi egemonici di comunicazione”, hanno dichiarato i portavoce del Pu Lof.

Hanno aggiunto, inoltre, che a sua volta l’attuale governo ha dimostrato disinteresse e inerzia per dare una soluzione concordata al conflitto politico con il popolo Mapuche: “abbiamo deciso di mettere fine ad ogni tipo di dialogo, confermando ogni forma di lotta nel Wall Mapu, e così continuare ad essere conseguenti con il Progetto Politico, al quale siamo allineati, M.A.P., mirando a lavorare (…) a rafforzare i legami e a risvegliare il nostro kimun (conoscenza) ancestrale”.

In un precedente comunicato, le comunità avevano denunciato e ripudiato i maltrattamenti, la persecuzione e le minacce di morte che stanno subendo diversi abitanti del Pu Lof da parte del potere politico latifondista e delle sue forze della repressione, così come anche le costanti persecuzioni di cui sono vittime le persone che solidarizzano con la lotta mapuche.

La situazione in cui attualmente vive il Pu Lof ha creato numerose opposizioni, come quella della CTA-A della Regione Andina che attraverso un comunicato ha affermato: “in un contesto di crisi, perdita di potere d’acquisto dei lavoratori, disoccupazione, precarizzazione del lavoro e dichiarazioni che negano lo stato di diritto e il riconoscimento dello storico spostamento dei popoli originari che lottano in difesa del territorio, ripudiamo il potere politico che non lesina le spese per incutere paura e repressione per assicurare la difesa di interessi sempre legati al potere economico, alla concentrazione della terra e agli affari a favore di alcuni pochi”.

03-12-2016

Red Eco Alternativo

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Continúa la militarización de una zona mapuche en Chubut” pubblicato il 03-12-2016 in Red Eco Alternativosu [http://www.redeco.com.ar/nacional/pueblosoriginarios/20345-continua-la-militarizacion-de-una-zona-mapuche-en-chubut] ultimo accesso 06-12-2016.

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