Sorprese nelle recenti elezioni municipali in Cile


Leonardo Ogaz A.

Due dati decisivi emergono dai risultati delle elezioni municipali effettuate in Cile domenica 23 ottobre. Due fatti la cui importanza merita di essere interpretata dato che possono rappresentare dei modelli per l’immediato futuro. Il primo dato fondamentale ed essenziale per qualsiasi analisi è la percentuale di astensione del 65%, questo implica che l’immensa maggioranza dei votanti ha deciso di non andare a votare perché non crede ai politici.

A cosa si deve questa mancanza di credibilità? Alla serie di impresentabili scandali dei politici come il cattivo uso delle risorse pubbliche, la frode, corruzione, fino ad essere in realtà rappresentanti delle imprese prima che della cittadinanza. La politica e i politici sono caduti in un generalizzato discredito, questa sfera della politica così importante per una società è diventata il campo dell’arricchimento facile, di una vita piacevole senza grandi sforzi, di viaggi, cibi e vestiti e auto di lusso. Cosa ha dato luogo a questo deprimente spettacolo? Senza dubbio l’imposizione del modello neoliberista, imposto dalla dittatura militare di Pinochet, che al ritorno della presunta “democrazia” non è stato smantellato, ma al contrario rafforzato. Non è stata cambiata nemmeno la Costituzione pinochetista che ha dato un fondamento giuridico al modello economico, è stata fatta solo una operazione di maquillage lasciando i suoi contenuti essenziali. Tanto il modello economico come la Costituzione favoriscono segmenti privilegiati della popolazione e pregiudicano la grande maggioranza dei cittadini.

Si evidenzia allora una mancanza di legittimità di rappresentanza politica eletta secondo queste circostanze, sono i rappresentanti di minoranze e continuano ad agire come se fossero i rappresentanti del tutto. Questo comincia a sembrare una specie di farsa istituzionale. Il sistema politico vacilla e continuano ostinatamente a mantenerlo. “Il processo costituente” che questo governo ha iniziato è stato un simulacro di partecipazione che ha avuto molta poca accoglienza, precisamente perché la gente lo ha percepito come un’apparenza diretta dall’alto, che di fatto non era vincolante. Il processo è terminato sepolto dallo stesso governo, nell’ultimo bilancio non gli sono stati neppure assegnati i fondi necessari.

Le grandi imprese che finanziano la politica in Cile si sono dedicate a collusioni monopolistiche che significano elevare i prezzi dei prodotti che vendono commettendo un generalizzato abuso verso la popolazione cilena. Il caso della Papelera risulta emblematico perché hanno utilizzato la carta igienica come prodotto dell’estorsione, fatto che ha indignato la gente che si è vista imbrogliata perfino nelle sue attività più intime.

Le sfrenate pratiche mercantili hanno iniziato ad avere i loro effetti corrosivi sulle istituzioni e soprattutto sulle politiche, si sta producendo allora un disastro etico che ha colpito la maggioranza delle istituzioni: Esercito, Chiese, Parlamento, Giustizia, Governo, ecc., ecc.

L’altro fatto sorprendente, dato che può contenere una tendenza, è il trionfo di Jorge Sharp nel comune di Valparaíso giacché una candidatura di nuovi e giovani di sinistra legati ai movimenti sociali ottiene uno spettacolare trionfo sulle Alleanze tanto della destra come del governo rompendo quello che è stato denominato il duopolio.

In effetti Jorge Sharp del Movimento Autonomista ha ottenuto il 53%, con cui non solo ha rimpiazzato il candidato di desta dell’UDI, Jorge Castro (22%) -che andava per il suo terzo periodo- ma ha superato anche la populista candidatura della Nuova Maggioranza che è al governo, rappresentata da un personaggio del mondo dello spettacolo, Leopoldo Méndez (22%) del PPD.

Apparentemente la vittoria di Jorge Sharp dà conto di una campagna che è riuscita a politicizzare in modo qualitativamente differente segmenti importanti della popolazione del porto di Valparaíso, fatto che ha fatto emergere elementi che stanno incubando nella società cilena e che nelle prossime elezioni presidenziali possono entrare a definire una nuova correlazione di forze. Questa campagna è stata fatta dal basso legata ai movimenti sociali e alle loro lotte denunciando la corruzione imperante.

Se si giunge a produrre un’Alleanza di questi settori di sinistra con il movimento sociale, per esempio con il forte NO+AFP, si può produrre una promessa che può recuperare la speranza della grande maggioranza di cileni poveri e lavoratori.

Questa possibile alleanza può essere pensata con un immenso sostegno popolare al cambiamento del modello neoliberista e una nuova costituzione veramente democratica per il Cile.

Come bilancio finale possiamo dire che il grande perdente di questa elezione è il sistema politico vigente e i suoi sostenitori.

27/10/2016

Alai

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Leonardo Ogaz A.Sorpresas en las recientes elecciones municipales en Chile” pubblicato il 27-10-2016 in Alaisu [http://www.alainet.org/es/articulo/181258] ultimo accesso 29-10-2016.

 

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