Il Parlamento venezuelano discute se iniziare un “giudizio politico” contro il presidente, Nicolás Maduro, dopo la sospensione del processo di referendum revocatorio.

“Da questa domenica e fino a martedì sarà iniziata una sessione dell’Assemblea Nazionale (AN) nella quale si deciderà se aprire un giudizio politico al presidente Nicolás Maduro per determinare la sua responsabilità nella rottura del filo costituzionale”, ha informato il dirigente e deputato venezuelano dell’opposizione, Julio Borges.

L’annuncio è stato effettuato nel quadro di una sessione plenaria dell’AN, iniziata oggi domenica per decidere sulla decisione del Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) di sospendere fino a nuovo avviso la raccolta del 20% di firme del corpo elettorale, prevista dal 26 al 28 ottobre, che è l’ultima tappa per convocare un referendum revocatorio contro il presidente bolivariano.

Dopo aver qualificato la misura del CNE come un “colpo di stato”, ha detto che il Parlamento “assume la responsabilità storica di restituire la democrazia e la giustizia per il popolo venezuelano”.

In questo contesto, il parlamentare ha spiegato che tanto i giudici come i rettori del CNE che hanno impedito il referendum revocatorio saranno denunciati di fronte alla Corte Penale Internazionale (CPI).

L’opposizione venezuelana ha definito la propria strategia di fronte alla decisione del CNE di sospendere la raccolta del 20% di firme per indire il referendum revocatorio.

Da parte sua, il presidente dell’AN, Henry Ramos Allup, ha sostenuto che il dibattito di oggi oltre ad includere la possibilità di aprire un “giudizio politico” contro Maduro, ha come punto unico “la restituzione dell’ordine costituzionale e della democrazia”.

Leggendo l’ordine dei dibattiti, Ramos Allup ha fiducia che sarà affrontato anche quello che chiama un “abbandono dell’incarico” da parte di Maduro.

23 ottobre 2016

Resumen Latinoamericano/ Hispan TV