In Brasile passa l’emendamento costituzionale che taglia le spese sociali


Nella notte di lunedì (10), alla Camera dei Deputati è stata votata la Proposta di Emendamento Costituzionale (PEC) 241. Si tratta di uno dei pilastri programmatici del governo di Michel Temer e il maggior colpo ai diritti sociali iscritti nella Costituzione del 1988.

Il progetto crea un tetto alle spese primarie federali, corretto attraverso l’Indice Nazionale dei Prezzi di Largo Consumo (IPCA), e, in pratica, congela le spese di sanità ed educazione per 20 anni. Con 366 voti a favore, 111 contro e due astensioni, la proposta passa al prossimo livello di decisione legislativa.

Il risultato di questa prima votazione ha generato una ondata di critiche da parte di legislatori, movimenti popolari e di internauti nelle reti sociali. Diverse manifestazioni contro il progetto si sono già avute per tutto il paese.

Durante la votazione alla Camera, appena sei partiti hanno fatto un appello a votare contro – PT, PDT, Rede, PSOL, PCdoB e PMB- e il resto si sono posizionati a favore della misura. La totalità dei deputati del PMDB e del PSDB, principali alleati del governo non eletto, hanno dato un voto favorevole al cambiamento costituzionale.

I settori governativi fanno un appello per la proposta del nuovo regime fiscale, mentre l’opposizione l’ha battezzata come “PEC della Morte”, a causa dei suoi impatti nelle aree della sanità e dell’educazione pubbliche.

Affinché una PEC sia approvata sono necessarie due votazioni favorevoli in ciascuna Camera, Senatori e Deputati. Tre quinti dei deputati devono dichiararsi favorevoli, fatto che significa un minimo di 308 voti.

Critiche

A San Paolo degli studenti hanno occupato il gabinetto della Presidenza della Repubblica, situato nel Viale Paulista, zona centrale della capitale dello stato. L’obiettivo dell’azione, guidata dall’Unione Nazionale degli Studenti (UNE), era rimanere nel locale durante la votazione della PEC 241. Anche gli alunni protestavano contro il progetto battezzato come “Scuola senza Partito” e la misura provvisoria della riforma dell’insegnamento medio.

Oltre alla UNE e all’Unione Statale degli Studenti di San Paolo (UEE-SP), hanno partecipato all’occupazione l’Unione Paulista degli Studenti Secondari (UPES) e altri movimenti. I manifestanti sono rimasti nel locale per sette ore, uscendo dall’edificio dopo un negoziato.

“Non lasceremo che mettano fine al nostro futuro. Oggi c’è stata una importante azione. Spero che tutta la popolazione abbia ricevuto il messaggio: resisteremo”, ha detto Peter Lucas, direttore dell’Unione Statale degli Studenti di San Paolo (UEE-SP).

Il deputato federale Jean Wyllis (PSOL-RJ), dopo la votazione, ha utilizzato Facebook per fare dichiarazioni. Il legislatore ha messo in evidenza che il pubblico che accompagnava la votazione gridava “assassini” ai deputati che hanno votato a favore della PEC: “In un certo modo queste persone hanno ragione. Chi approva una PEC così, in prima istanza, sta collaborando con la morte dei brasiliani e delle brasiliane che vedranno colpito il loro diritto alla salute”.

Su Twitter, il deputato Paulo Pimenta (PT-RS) ha detto che “l’approvazione della PEC getterà per 20 anni il Brasile nell’abisso e condanna la nostra popolazione in nome dei banchieri e dei mercati”.

Il tema è stato una delle materie più dibattute su Twitter lunedì (10), diventando un trending topic mondiale. Secondo il profilo di Fabio Malini, professore dell’Università Federale dello Spirito Santo, in appena un giorno, sono stati generati 186.713 tweet, l’equivalente di quanto creato nella settimana. Secondo lui, in un determinato momento, ogni tre minuti, migliaia di tweet su questo tema erano postati. Analizzando il comportamento dei post, l’immensa maggioranza delle posizioni nella rete erano contrarie alla PEC.

La critica nasce come un fenomeno con un potenziale per occupare le strade. Diverse azioni e attività sono già state effettuate in tutto il Brasile, organizzate nella loro grande maggioranza da movimenti di studenti secondari.

13/10/2016

Brasil de Fato

tratto da La Haine

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Avanza la enmienda constitucional que recorta gastos sociales en Brasil” pubblicato il 13-10-2016 in La Hainesu [http://www.lahaine.org/mm_ss_mundo.php/avanza-la-enmienda-constitucional-que] ultimo accesso 17-10-2016.

 

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