L’attacco è avvento nella zona rurale del municipio di Saravena, ai confini con il Venezuela.

Attentati effettuati precedentemente hanno portato a disporre delle barriere per separare il greggio dalle acque del fiume Tibú.

L’infrastruttura petrolifera del dipartimento di Arauca è stata nuovamente l’obiettivo di un attentato della guerriglia dell’ELN che ha danneggiato un tratto dell’infrastruttura situata nella frazione La Granada, nella giurisdizione di Saravena.

Il fatto, secondo gli abitanti della regione confinante con il Venezuela, è avvenuto a mezzogiorno di questo martedì al chilometro 61,650 dell’oleodotto che è stato attaccato con esplosivi.

Nel settore è avvenuta una fuoriuscita di greggio lungo un tratto di 30 metri, una emergenza per cui è stato attivato un piano di rischio della Ecopetrol, ente che ha informato di quanto avvenuto il Comitato di Gestione del Rischio di Disastri dell’Arauca, la compagnia ambientale Corporinoquia e i comitati locali di emergenza di Saravena e del vicino municipio di Arauquita.

Truppe della Forza Operativa Quirón, hanno messo a disposizione il proprio personale per giungere sul luogo dove è stata attivata la carica esplosiva. Gli uomini in divisa, con i propri equipaggiamenti e cani, stanno in questo momento verificando lo stato del terreno allo scopo di scoprire se la guerriglia ha seminato alcuni ordigni esplosivi e così permettere l’ingresso del personale dell’Ecopetrol che si incaricherà della riparazione della tubatura.

Il pompaggio del greggio dai campi di produzione a Caricare e Caño Limón è stato sospeso dopo l’attacco che sarebbe stato effettuato da guerriglieri dell’ELN, secondo quanto dichiarato dalle autorità locali.

4 ottobre 2016

Resumen Latinoamericano