Oggi 2 ottobre, il pomeriggio ci ha sorpresi con la non approvazione degli accordi pattuiti tra gli insorti delle FARC-EP e il Governo Nazionale, dopo una campagna per il Sì portata avanti dal grosso del movimento sociale colombiano nazionale e internazionale.
Una situazione che il movimento popolare non si spettava, ma che ha evidenziato che l’ultra destra non è disposta a cedere nulla, non è disposta a lasciare le armi che le hanno permesso di mantenersi al potere. Questo contesto si trasforma in una nuova sfida politica e organizzativa per il movimento sociale, il quale deve mantenere chiarezza nella continuità su una via d’uscita negoziata al conflitto armato a partire dagli accordi con le FARC-EP e sul progresso della fase pubblica di negoziazione con la guerriglia dell’ELN, così come nel rafforzamento delle lotte per le quali storicamente si è mobilitata, organizzata e ha costruito proposte politiche per il paese.
Oggi con la dignità intatta, perché non sentiamo questo momento come una sconfitta, ma come la conferma dell’esistenza della lotta delle classi, proponiamo questi punti che consideriamo fondamentali per continuare ad andare avanti e costruire: 1) Lavorare per una via d’uscita negoziata al conflitto politico, sociale e armato. 2) È necessario chiedere un’ampia Partecipazione, decisiva e vincolante della società, nell’edificazione della pace. 3) Dobbiamo andare avanti nella costruzione di un’agenda popolare e democratica. 4) Dobbiamo esigere e lottare per la negoziazione del modello economico, politico e della dottrina militare. 5) Come Congresso dei Popoli dobbiamo proseguire sul cammino della costruzione di un movimento politico.
La nostra proposta di Tavolo Sociale per la Pace e di un Grande Dialogo Nazionale continua ad andare avanti, come concreto apporto alla ricerca della partecipazione attiva della società alla costruzione di pace, sapendo che solo attraverso la mobilitazione e l’organizzazione popolare possiamo continuare a costruire l’agenda sociale per una pace che trasforma.
Riconosciamo che il trionfo del No, nel Plebiscito, fa parte dell’offensiva imperialista sui nostri popoli, come è successo in questo medesimo giorno nelle elezioni Municipali in Brasile, come l’attacco mediatico, politico ed economico contro la Repubblica Bolivariana del Venezuela, come la recrudescenza neoliberista in Argentina, la sistematica violenza contro i movimenti in America Centrale, tra le molte altre situazioni che oggi caratterizzano il periodo come una ripresa delle posizioni dell’imperialismo nella Nostra America. Una sfrenata avanzata a causa del saccheggio dei beni comuni, e dell’imposizione della morte come meccanismo di coercizione delle maggioranze popolari. Di fronte a questa lunga notte, abbiamo molto da rivendicare.
Festeggiamo la grande quantità di noi colombiani e colombiane che in Colombia, nonostante l’offensiva comunicativa e di terrore, abbiamo osato dire Sì alla Pace, un Sì che non si accontenta di una firma, ma che accetta di andare oltre: per una pace con giustizia sociale, per una vita degna, per l’equità, per una partecipazione da protagonisti e decisiva nella costruzione del paese.
Vogliamo riconoscere a fondo il ruolo della diaspora, dei colombiani e delle colombiane che a causa del conflitto totale nella nostra Patria, hanno dovuto emigrare, e da ognuno degli angoli della terra, si sono trasformati in attori e attrici protagonisti della costruzione della pace in Colombia e in ciascuno dei territori dove abitiamo. In questo, ciascun Congressista popolare, nelle differenti parti del mondo, è un importante referente nella costruzione del Potere Popolare.
Riconosciamo anche la solidarietà, l’impegno attivo dei diversi movimenti del mondo che hanno fatto della lotta per la Pace in Colombia la loro propria lotta e la loro propria costruzione. Noi che facciamo parte del movimento popolare del Mondo e della Nostra America, comprendiamo che la Pace deve essere una costruzione di tutta la nazione o mai potrà essere vera, per questo oggi diciamo con forza che la nostra lotta continua.
Continuiamo e continueremo a forgiare la pace attraverso la lotta popolare, per la trasformazione della società. Sempre avanti!
Commissione Internazionale
Congresso dei Popoli
03 ottobre 2016
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Colombia. Después del No en el Plebiscito, seguiremos construyendo la Paz con justicia social” pubblicato il 03-10-2016 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2016/10/03/colombia-depues-del-no-en-el-plebiscito-seguiremos-construyendo-la-paz-con-justicia-social/] ultimo accesso 05-10-2016. |