Redazione Desinformémonos

Città del Messico/ Dopo aver pagato una cauzione di mille pesos, i 30 normalisti di Cherán detenuti da martedì scorso per essersi scontrati con i poliziotti statali sono stati messi in libertà per ordine di Juan Salvador Alonso Mejía, giudice di controllo che ha proibito, inoltre, la futura partecipazione dei giovani a manifestazioni e di uscire dal paese.

Gli studenti della Normale Indigena di Cherán dovranno presentarsi a firmare a Zamora ogni quindici giorni, per constare che seguano le norme di Alsonso Mejía.

Mancano ancora da liberare dal penale di Mil Cumbres otto normalisti, per cui l’Organizzazione delle Normali Ufficiali dello Stato del Michoacán ha affermato che le azioni continueranno fino a quando otterranno la libertà.

Comuneri di Santa Fe de la Laguna hanno occupato a tempo indefinito la strada Quiroga-Zacapu, come azione per chiedere la liberazione dei normalisti e la fine della repressione verso i membri del Movimento degli Aspiranti e dei Respinti (MAR).

Gli antagonisti hanno chiesto la “immediata e incondizionata libertà di tutti coloro che sono incarcerati illegalmente, una soluzione alle giuste richieste dei giovani del MAR dell’Università Michoacana di San Nicolás de Hidalgo, il castigo degli autori intellettuali e materiali della violenza esercitata dai poliziotti e la cancellazione degli ordini di arresto contro i normalisti e gli universitari”.

1 ottobre 2016

Desinformémonos

tratti da informazioni de La Jornada

Nota del traduttore:

Dopo l’arresto di 49 normalisti della Scuola Normale Indigena del Michoacán lo scorso 27 settembre, la Procura di Giustizia dello Stato (PJE) aveva inviato 30 studenti nel carcere di Cereso de Mil Cumbres e aveva concesso la libertà agli altri 18 giovani.