Gisele Brito

“Loro possono fare un golpe istituzionale o stare vincendo nel Congresso; ma nelle strade non avranno pace”, dice uno dei dirigenti del MTST.

Il Movimento dei Lavoratori Senza Tetto (MTST) e altri gruppi facenti parte del Fronte Popolo Senza Paura promuove azioni di blocco delle autostrade in 9 stati del paese, a partire dalle 7.00 del mattino di giovedì. A San Paolo, i manifestanti hanno chiuso almeno dieci punti della circolazione della città. L’azione è contro il processo di giudizio politico verso la presidente Dilma Rousseff, da loro considerato come un golpe contro la democrazia e per annullare i progressi avvenuti nelle politiche pubbliche e nei diritti sociali.

Nella capitale paolista, i Senza Tetto hanno bloccato l’Avenida Jacu Pêssego, la Radial Leste, la Marginais do Tietê e do Rio Pinheiros, la Giovanni Gronchi, l’Avenida Belmira Marin, la Strada di Itapecerica, la Rodovia Raposo Tavares e la Via Anchieta. Con questa azione, il movimento vuole dare un messaggio alla classe politica e ai settori imprenditoriali che appoggiano un golpe istituzionale.

Azioni simili sono avvenute anche a Rio de Janeiro (a Ponte Rio-Niterói), a Rio Grande do Sul, Goiás, Ceará, Pernambuco, Paraná, Minas Gerais, Distretto Federale e a Sumaré, nell’interno di San Paolo.

“Loro possono fare un golpe istituzionale, possono stare vincendo nel Congresso; ma nelle strade, loro non avranno pace”, ha affermato Natália Szermeta, del Coordinamento statale del MTST di San Paolo.

Per il movimento, c’è un evidente mancanza di legittimità del deputato Eduardo Cunha (PMDB) a dirigere il processo di impeachment e del vice Michel Temer ad assumere la presidenza del paese.

Posizione

A marzo, il MTST ha divulgato un manifesto facendo severe critiche al governo di Dilma, ma mantenendo una posizione contraria al golpe. “Per quanto abbiamo critiche per questo governo, non siamo d’accordo che i problemi politici si risolvano colpendo la democrazia, passando sopra la Costituzione. Quello che sta succedendo è un golpe fatto da due noti corrotti. Uno di loro è Eduardo Cunha”, dice il comunicato del MTST.

28 aprile 2016

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