Gli abitanti di Angulos, un paese nel dipartimento di Famatina, nella provincia argentina di La Rioja, è riuscita a far ritirare dalle loro terre un nuovo progetto di sfruttamento minerario. In questo caso si tratta della compagnia saltegna MI.DA.IS. (SH), che si ritirerà dallo sfruttamento dell’oro che aveva sul Río Blanco, nella località di Angulos. L’Assemblea degli Abitanti di Famitina erano già riusciti a far scappare dalle loro terre la Barrick Gold, che aveva l’intenzione di sfruttare la collina che dà il nome al paese. In realtà, è la quarta volta che gli abitanti di questa zona riescono a cacciare imprese minerarie dai loro territori. Prima di cacciare la Barrick, avevano fatto andare via la canadese Osisko e la cinese (statale) Shandong Gold.
Incaricato di dare la notizia è stato il vescovo di La Rioja, Marcelo Colombo, che secondo il sito noalamina.org, ha fatto da mediatore con la popolazione riojana, soprattutto gli abitanti di Angulos e di altre località vicine, che dal 15 ottobre bloccavano il passaggio nelle vicinanze degli impianti dell’impresa.
Martedì 3 novembre il Vescovato di La Rioja ha emesso un comunicato firmato da Colombo con il quale riferiva come era avvenuto il processo di mediazione con la comunità: “Alcuni giorni fa, un gruppo di dirigenti di vari settori politici e sociali della nostra provincia mi ha chiesto di aprire, in qualità di pastore di questa comunità, un canale di dialogo per superare il conflitto nato nella località di Angulos, del Dipartimento di Famatina”.
Nella sua circolare il Vescovo afferma che “in varie occasioni ha insistito sulla necessità del consenso sociale per quelle iniziative imprenditoriali che potessero danneggiare l’ambiente e la salute della popolazione”. Questo è stato il motivo per cui il governo provinciale ha deciso di “ritirare in tempo, nei prossimi giorni, in via prudenziale l’iniziativa la cui installazione che aveva causato il rifiuto dello sfruttamento minerario.
Non è stato facile per gli abitanti sostenere per quasi sette mesi il blocco. Il foglio di Santa Cruz, La otra mirada sur, ha raccontato, nell’aprile di quest’anno, l’arrivo al blocco dei partecipanti all’assemblea. Quel momento in cui, in modo semplice ma fermo, gli abitanti di Angulos appoggiati dalle assemblee degli abitanti di Chilecito e Famatina, si sono posti di fronte alla miniera. “Abbiamo deciso di salire e parlare con l’incaricato, ci ha accolti un ragazzo saltegno. Gli abbiamo chiesto che se ne andassero, dapprima era aggressivo, ma gli abbiamo detto che così come abbiamo cacciato varie imprese minerarie, anche a loro avremmo fatto la stessa cosa. Siamo saliti in più di cento e gli abbiamo presentato una lettera dicendogli che non volevamo imprese minerarie né ad Angulos, né nel dipartimento di Famatina, Chilecito né in tutta la provincia”.
L’impresa aveva denunciato 35 membri dell’assemblea che mantenevano il blocco “tra i quali si trovano lo stesso sindaco di Famatina, Ismael Bordagaray, il parroco del paese Omar Quinteros, la vicesindaca e una deputata provinciale, oltre quelli dell’assemblea”, secondo quanto ha informato l’agenzia di notizie Lavaca.
Il 15 ottobre sono stati duramente repressi. Secondo il racconto della citata fonte, la Polizia di La Rioja ha attaccato gli abitanti con proiettili di gomma e gas lacrimogeni, ma hanno resistito, anche feriti hanno resistito. Meno di un mese dopo hanno raggiunto il loro scopo, anche se la necessaria sfiducia nei governi e nelle imprese li ha obbligati a mantenere il blocco fino a quando verificheranno l’effettivo ritiro dell’impresa.
C’è un clima di festeggiamenti nella Cordigliera. Un’altra volta ha vinto il popolo.
5 novembre 2015
Desinformémonos
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
Redacción Desinformémonos, “¡Famatina lo hizo de nuevo!” pubblicato il 05-11-2015 in Desinformémonos, su [http://desinformemonos.org.mx/famatina-lo-hizo-de-nuevo/] ultimo accesso 06-11-2015. |