Il vertice agrario, contadino, etnico e popolare lancia un appello al popolo colombiano affinché si esprima contro la violazione degli accordi


Dal 30 Agosto al 5 settembre, in tutto il paese si realizzeranno azioni di mobilitazione convocate dal Vertice Agrario, Contadino, Etnico e Popolare, come reazione al non rispetto degli accordi raggiunti con i diversi settori che convergono in questo scenario di unità popolare, il Piano di Sviluppo Nazionale e la mancanza di garanzie per la partecipazione politica.

A partire dal 30 agosto, in diverse regioni del paese, e soprattutto a Bogotà, si realizzeranno azioni dimostrative pacifiche condotte dal Vertice Agrario, Contadino, Etnico e Popolare, con il fine di realizzare una valutazione pubblica del processo di negoziazione che viene avanti con il Governo Nazionale dopo gli scioperi e la Minga indigena del 2013 e 2014. Negoziato che dopo essere stato formalizzato attraverso accordi e decreti presidenziali nel corso del 2014 sta attraversando una profonda crisi riconosciuta dallo stesso Governo Nazionale e dalle Nazioni Unite (ONU) in qualità di garanti.

Anche se lo stesso presidente ha più volte affermato che il negoziato con il Vertice Agrario è essenziale per creare le condizioni per ciò che egli stesso chiama “fase di post-conflitto”, contemporaneamente adotta una serie di misure politiche e legali che vanno totalmente in controtendenza sia agli accordi sinora raggiunti che alle richieste formulate dal Vertice nel suo Documento Unificato di richieste; condizione questa che certamente genererà una nuova fase di conflitti sociali e politici.

L’imposizione di un PND (Piano Nazionale di Sviluppo) sconsiderato, la promozione del progetto “Zidres”, la regolamentazione della consultazione preventiva, l’eliminazione forzata delle colture illecite, l’ampliamento degli accordi di Libero Commercio, gli arresti arbitrari e la criminalizzazione della protesta sociale, sono solo alcune delle azioni con cui il Governo Nazionale rimette in discussione la volontà di procedere verso dei negoziati veri e propri con tutti quei settori sociali storicamente esclusi e determinanti nel processo di Pace; le campagne di discriminazione, stigmatizzazione e persecuzione delle giuste lotte e delle conquiste dei popoli compiute da gruppi politici, economici e militari che cercano di delegittimare la lotta popolare delle comunità rurali, e soprattutto la lotta e il buon nome del Movimento Indigeno Colombiano.

Chiediamo allo Stato di esprimere una vera volontà di dialogo per realizzare concretamente gli accordi sottoscritti e per affrontare con serietà gli otto punti delle richieste già avanzate formalmente dal Vertice Agricolo, che finora non hanno fatto nessun passo avanti.

Facciamo appello al popolo colombiano, nel contesto delle Giornate dell’Indignazione Contadina, Etnica e Popolare, affinché si esprima contro la reiterata inadempienza che il Governo ha tenuto verso i settori sociali e popolari. Da parte nostra, realizzeremo una Assemblea Popolare a Bogotá con circa 5000 delegati; assemblea che sarà articolata attraverso molteplici meccanismi di dialogo con il popolo colombiano come “costituente primario”, al fine di analizzare e discutere il presente e il futuro degli accordi e delle trattative con il Governo, nonché la possibilità di convocare nuove giornate di mobilitazione, se il Governo non mostrerà una reale volontà politica di soddisfare le giuste esigenze del settore agrario e degli altri settori che si identificano nel contesto di questa Giornata Nazionale di Indignazione.

VERTICE AGRARIO, CONTADINO, ETNICO E POPOLARE

Bogotá, 27 agosto 2015

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
“Cumbre agraria, campesina, étnica y popular convoca a que el pueblo se pronuncie frente a incumplimiento de los acuerdos?pubblicato, ultimo accesso 31-08-2015.

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