Cile: Reprimono gli studenti in un nuovo corteo per l’educazione pubblica


In questo momento si registrano scontri tra carabinieri e studenti. Questo venerdì i carabinieri del Cile (istituzione di polizia) reprimono gli studenti universitari che marciavano nel viale principale di Santiago, ha riferito il corrispondente di teleSUR, Thiare Valenzuela.

I poliziotti hanno lanciato gas e acqua per reprimere il nuovo corteo nazionale che chiede una educazione pubblica e di qualità, a cui hanno partecipato studenti, insegnanti e funzionari che chiedono anche la riforma portata avanti dal Governo. “Costruire una nuova educazione pubblica e democratica” è la nuova parola d’ordine di questo corteo che ha anche contemplato azioni come l’occupazione della sede dell’Università del Cile. “L’educazione in Cile non sarà più un’attività commerciale”, i giovani credono che sia necessario e urgente che la comunità studentesca realizzi un appello all’unità intorno alle loro posizioni storiche come studenti.

Dicono, inoltre, che i cambiamenti di cui necessita l’educazione in Cile sono una responsabilità di tutti. Gli studenti hanno dichiarato che l’attuale riforma non darà una soluzione alla crisi dell’educazione giacché viene originata da tutto il sistema educativo, lucrativo e di mercato che c’è stato dalla dittatura fino al giorno d’oggi. L’anno scorso, il Governo del Cile ha annunciato che a partire dal 2016 l’educazione universitaria sarà gratuita. “Nel marzo del 2016 cominceremo con la gratuità dell’educazione superiore, abbiamo le risorse, perché approviamo la Riforma Tributaria”, ha dichiarato il ministro degli Interni cileno, Rodrigo Peñailillo. Michelle Bachelet è tornata al potere nel marzo del 2014 con un programma di riforme sociali che comprendono un cambiamento nell’area educativa.

La Presidente ha promulgato nel settembre scorso la riforma tributaria, per mezzo della quale vuole riscuotere 8.300 milioni di dollari annuali per finanziare la riforma dell’educazione e le spese sociali. Le norme di funzionamento del sistema educativo cileno sono in vigore dalla dittatura di Augusto Pinochet (1973-1990) e da anni sono rifiutate dalla società.

Agenzia Uno

A Valparaíso più di 3000 studenti si sono uniti al corteo studentesco di questo giovedì. Due giovani sono morti dopo il corteo convocato da varie organizzazioni studentesche

Cortei di massa di professori, studenti secondari e universitari. A Santiago, la moltitudine del corteo lungo l’Alameda, ha obbligato ad aprire le due carreggiate, nonostante che una sola fosse stata autorizzata. La Federazione degli Studenti del Cile parla di 150.000 persone.

Portano striscioni che dicono “Non vogliamo che la Penta casta decida per noi”, “Che se ne vadano tutti”, “Non alla carriera professionale docente”. Ieri notte circa 500 studenti hanno occupato la Casa Centrale. Votano uno sciopero con mobilitazione nella Facoltà di Filosofia e Umanità dell’Università del Cile, e nell’Università Alberto Hurtado. A Valparaíso si contano circa 15.000 manifestanti, tra loro l’Anef e la Fenats. A Concepción altri 10.000. A Valdivia. A Osorno. A Puerto Montt. A Temuco circa 5.000 persone con l’associazione dei professori universitari dell’UFRO, il Sindacato Univarc Pinto72, i lavoratori della sanità e del retail.

La repressione si è fatta sentire con molta forza, nelle vicinanze dell’USACH la polizia ha tirato un lacrimogeno direttamente sul viso di uno studente.

14 maggio 2015

Resumen Latinaomericano/TeleSur

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
“Chile: Reprimen a estudiantes en nueva marcha por la educación pública..pubblicato il 14-05-2015 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2015/05/14/chile-reprimen-a-estudiantes-en-nueva-marcha-por-la-educacion-publica/] ultimo accesso 15-05-2015.

 

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