Nella giornata di lunedì 9 febbraio circa 5000 insegnanti e professori della Coordinadora Nacional de Trabajadores de la Educación (CNTE) dello stato di Oaxaca hanno occupato un lungo tratto di Avenida Reforma a Città del Messico, dopo una grande marcia di protesta che si sarebbe dovuta concludere allo Zócalo (Piazza della Costituzione). L’occupazione ha colto di sorpresa la polizia della capitale, che ha più volte tentato di impedire alla CNTE di raggiungere la piazza e ha successivamente bloccato tutte le vie intorno allo Zócalo, chiedendo l’identificazione dei presenti.
Minacciati di sfratto – in particolare dalle dichiarazioni del sindaco Miguel Angel Mancera, che ha dichiarato di non voler tollerare il presidio in nessuna forma – gli insegnanti si sono detti pronti a resistere per la notte nonostante un imponente dispiegamento di polizia antisommossa nelle zone limitrofe.
Intorno alle 23:00 però il comitato negoziale del ministero arrivato all’accampamento ha comunicato che avrebbe consultato le proposte presentate per soddisfare le richieste degli insegnanti e che l’accampamento avrebbe potuto continuare ma avrebbe dovuto spostarsi presso il Monumento della Rivoluzione. Migliaia di docenti hanno così trasferito le tende e i materassi gonfiabili nel nuovo presidio permanente, che continua tuttora.
La protesta degli insegnanti, che prosegue da diverse settimane, riguarda il mancato pagamento di bonus e stipendi dello scorso anno, anche se la vertenza più significativa è quella relativa alla cancellazione della riforma dell’istruzione e l’attuazione di una serie di proposte educative create dal CNTE che vengono parzialmente attuate nella regione di Oaxaca.
La lotta non si è però limitata alla capitale messicana: è notizia di ieri che migliaia di insegnanti della Coordinadora Estatal de los Trabajadores de la Educación de Guerrero (CETEG, già noti per le numerose iniziative a sostegno dei 43 desaparecidos di Ayotzinapa), hanno marciato ad Acapulco per chiedere il pagamento immediato delle retribuzioni trattenute. Alla manifestazione ha inoltre preso parte il comitato dei genitori dei normalistas scomparsi a Iguala lo scorso 26 settembre, accompagnato dagli studenti della scuola normale Raúl Isidro Burgos di Ayotzinapa. Nel pomeriggio i manifestanti hanno poi bloccato l’ingresso principale dell’aeroporto internazionale “Juan N. Alvarez”, non senza avere tentato di entrarvi ed essere respinti dalla polizia.
11 Febbraio 2015
InfoAut
Video: http://youtu.be/EYnptKNqNHU
“Messico, insegnanti bloccano il centro di Città del Messico e l’aeroporto di Acapulco” pubblicato il 11-02-2015 in InfoAut, su [http://www.infoaut.org/index.php/blog/conflitti-globali/item/13912-messico-insegnanti-bloccano-il-centro-di-città-del-messico-e-laeroporto-di-acapulco] ultimo accesso 12-02-2015. |