Leggo e condivido


Eduardo Galeano

Gli orfani della tragedia di Ayotzinapa non sono soli nell’ostinata ricerca dei propri cari perduti nel caos delle discariche incendiate e delle fosse colme di resti umani.

Li accompagnano le voci solidali e la loro calorosa presenza in tutto il Messico e più in là, inclusi i campi di calcio dove ci sono giocatori che festeggiano i propri gol disegnando con le dita, in aria, la cifra 43, per rendere omaggio agli scomparsi.

Nel frattempo, il presidente Peña Nieto, ritornato recentemente dalla Cina, avvertiva, con tono di minaccia, di sperare di non dover far uso della forza.

Il presidente ha, inoltre, condannato “la violenza e gli altri atti abominevoli commessi da coloro che non rispettano la legge né l’ordine”, anche se non ha chiarito che questi maleducati potrebbero essere utili nella realizzazione di discorsi di minaccia.

Il presidente e la sua sposa, la Gaviota per il suo nome artistico, fanno esercizi di sordità per ciò che non gli piace ascoltare e approfittano della solitudine del potere.

Molto giusta è stata la sentenza del Tribunale Permanente dei Popoli, pronunciata al termine di tre anni di sessioni e migliaia di testimonianze: “In questo regno dell’impunità ci sono omicidi senza assassini, torture senza torturatori e violenza sessuale senza violentatori”.

Nello stesso senso, si è pronunciato il manifesto dei rappresentanti della cultura messicana, che hanno avvertito “I governanti hanno perso il controllo della paura; la collera che hanno scatenato si sta rovesciando contro di loro”.

Da San Cristóbal de las Casas, l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale dice la sua: “È terribile e meraviglioso che i poveri che desiderano essere maestri si siano trasformati nei migliori professori, con la forza del loro dolore trasformato in degna rabbia, affinché il Messico e il mondo si sveglino e domandino e contestino”.

4 dicembre 2014

La Jornada

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Eduardo Galeano, “Leo y comparto” pubblicato il 04-12-2014 in La Jornada, su [http://www.jornada.unam.mx/2014/12/04/opinion/009a1pol] ultimo accesso 05-12-2014.

 

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