I Mapuche preoccupati dalle annunciate riforme della “Legge Antiterrorismo”


Negli indigeni mapuche hanno suscitato preoccupazione e diffidenza le modifiche alla “Legge Antiterrorismo” e all’Agenzia Nazionale di Intelligence (ANI) proposte dal Governo cileno a causa delle azioni terroristiche registrate negli ultimi mesi.

Una grande agitazione e preoccupazione hanno causato nel paese suddette azioni. La più recente è stata riportata l’ 8 settembre a Santiago e ha causato più di una dozzina di feriti.

Di fronte a questa situazione, il Governo ha annunciato la modifica della controversa Legge n° 18.314, conosciuta anche come “Legge Antiterrorismo”, che data dal 1984, anno in cui c’era la dittatura militare.

Allo stesso tempo, ha proposto di riformare l’ANI, dotandola di risorse e del potere di infiltrare agenti coperti nelle organizzazioni che ritengono terroriste, oltre ad altre misure.

Bisogna segnalare che gli attentati avvengono in un contesto nel quale una commissione di esperti creata dal Governo valuta delle modifiche alla riferita legge, dopo la disapprovazione delle organizzazioni internazionali come il Comitato per i Diritti Umani dell’ONU per la sua applicazione nel conflitto mapuche.

Il suddetto comitato ha stabilito che “lo stato deve adottare una definizione chiara e precisa dei delitti di terrorismo” e “assicurare che le garanzie processuali siano rispettate”.

Da parte sua, a fine luglio, il partito di governo ha presentato una iniziativa legislativa per l’abolizione della norma considerando che “si è trasformata in una legge anti mapuche ed è del tutto inefficace”.

Allarme indigeno

L’annuncio ha suscitato allarme nei popoli indigeni mapuche della regione dell’Araucanía, poiché lo considerano una nuova strategia per reprimere i movimenti indigeni della regione che protestano rivendicando i propri diritti.

Per il werken o capo della comunità autonoma di Temucuicui, Jorge Huenchullán, i nuovi poteri saranno applicati contro i movimenti di protesta mapuche, “cosa che è grave quando la mobilitazione continuerà ad andare avanti, la loro protesta non è terroristica, è sociale, politica e storica”, ha precisato.

Da parte sua, l’avvocato dell’Università del Cile e direttore del Programma per i Diritti Indigeni della Fondazione Cile 21, Salvador Millaleo, ha considerato naturale la sfiducia dei mapuche verso la suddetta legge.

Ha ricordato che questa include disposizioni come la “delazione compensata” e i “testimoni protetti” che sono stati considerati “illegittimi” da una sentenza della Corte Interamericana.

Nonostante ciò, il Governo ha agito con grande lentezza nell’adeguare la legge agli standard internazionali, ha precisato.

Ha anche osservato che il problema non è di modernizzare né di applicare la legge in momenti corretti, ma di usarla come una scusa per reprimere la protesta sociale.

Al riguardo il condirettore dell’Osservatorio Cittadino, José Aylwin, ha avvertito che il primo problema della Legge Antiterrorismo è la sua tipologia penale molto aperta e soggetta all’interpretazione.

Ha dichiarato che la legge deve essere fondata sui Diritti Umani.

Si applicherebbe ai Mapuche

In una intervista concessa al quotidiano El Mercurio, il ministro degli Interni, Rodrigo Peñailillo, ha affermato che non c’è dubbio che in Cile ci siano gruppi “terroristi” che vogliono “nuocere alla democrazia”.

In questo senso ha avvertito che è necessario che la Legge Antiterrorismo sia più “solida” e “contundente” affinché lo stato combatta contro questi.

Ha precisato che, sebbene la Legge non sia fatta per risolvere conflitti sociali come quello di cui sono protagonisti i mapuche “dove lo stato ha parte delle responsabilità”, nel caso in cui ci siano azioni terroristiche nell’Araucanía, la Legge verrebbe invocata.

“Non è un fatto territoriale, è un fatto di definizione di perché si usano le leggi e perché no”, ha aggiunto.

17 settembre 2014

Servindi

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
“Mapuches preocupados por anunciadas reformas a Ley Antiterroristapubblicato il 17-09-2014 in Servindi, su [http://servindi.org/actualidad/113612] ultimo accesso 23-09-2014.

 

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