Comunicato del Coordinamento Arauco Malleco riguardo il perdono nei confronti del popolo Mapuche


Attraverso un comunicato pubblico inviato a www.werken.cl il Coordinamento Mapuche Arauco Malleco si pronuncia su quanto detto dall’Intendente dell’Araucanía, Francisco Huenchumilla, sulla nuova ascesa della Sig.ra Bachelet alla presidenza del Cile, e chiarisce che non hanno fiducia nei gesti né nelle parole del governo di turno, nella lettera li accusano di essere i responsabili politici della morte di Alex Lemun e di aver avviato l’Operazione Pazienza, che ha represso le comunità in resistenza e in particolare la CAM, incarcerando più di 15 dei suoi dirigenti. Fatto al quale si aggiungono, inoltre, gli assassinii alle spalle di Matías Catrileo e Mendoza Collio.

La CAM conferma che l’unico cammino è il Controllo Territoriale e la lotta per l’autonomia, verso la liberazione nazionale. Terminano facendo un appello alle comunità e alle altre organizzazioni a non lasciarsi ingannare, a rafforzare il processo per la vera autonomia e a non negoziare in una situazione sfavorevole. Qualsiasi sia il governo di turno, affermano che continueranno ad esercitare il diritto alla ribellione e all’autodifesa, utilizzando la violenza rivoluzionaria contro gli investimenti capitalisti nel Wallmapu.

RIPRODUCIAMO IL COMUNICATO CAM

Relativamente a quanto detto dall’Intendente dell’Araucanía, Francisco Huenchumilla, e sulla nuova ascesa della Sig.ra Bachelet alla presidenza del Cile, la CAM precisa quanto segue:

1. Che come Coordinamento Arauco Malleco non avremo fiducia né dei gesti né delle parole di coloro che per tanti anni hanno difeso gli interessi degli impresari e per questo hanno utilizzato la repressione e la persecuzione attraverso la Legge Antiterrorismo.

Non avremo fiducia nemmeno dei responsabili politici della morte di Alex Lemun e dell’avvio dell’Operazione Pazienza, che ha represso le comunità in resistenza e in particolare la nostra organizzazione, incarcerando più di 15 dei nostri dirigenti. Fatto al quale si aggiungono, inoltre, gli assassinii alle spalle di Matías Catrileo e Mendoza Collio.

Non faremo finta di non vedere, né dimenticheremo il ruolo che hanno avuto Rodrigo Peñailillo come Governatore dell’Araucanía, José Miguel Insulza come Ministro degli Interni, Francisco Huenchumilla come Segretario Generale della Repubblica e Gustavo Villalobos all’Agenzia Nazionale di Intelligence (ANI), il medesimo socialista che oggi dirige detta agenzia con circa 140 agenti.

2. Che le dichiarazioni del Sig. Huenchumilla sul riconoscimento del debito storico dello Stato Cileno verso il Popolo Mapuche, sono comprese come la permanente retorica con cui i governi di turno cercano di sostenere, e senza nemmeno assumere il peso della storia, le richieste del movimento autonomista mapuche. Comprendiamo anche che non sono il prodotto di una scelta volontaria dell’attuale Governo, nemmeno le basi di una proposta più ampia, ma di una imposizione, nell’ambito del sistema capitalista globalizzato, delle Nazioni Unite e delle organizzazioni internazionali. Così, anche il programma dell’attuale governo della Sig.ra Bachelet su materie quali il riconoscimento pluriculturale, l’attuazione di statuti speciali di autonomia, la creazione del ministero indigeno insieme al consiglio indigeno, gli acquisti di terre, includendo la non applicazione della Legge Antiterrorismo.

3. Quando la Sig.ra Bachelet dice di voler promuovere un nuovo accordo, noi diciamo “Nuovo accordo?”, quando darà continuità all’amministrazione del modello neoliberista che causa distruzioni nel Wallmapu, basandosi su una economia di tipo estrattivista e depredatrice, che continua a sfruttare le risorse naturali vitali per il nostro popolo. Come si osserva nell’attacco delle imprese forestali, nel Decreto Legge N° 701 e nella militarizzazione che protegge i poderi e reprime le manifestazioni, le imprese minerarie, i diritti dell’acqua, le centrali idroelettriche, ecc. In pratica comprendiamo che le loro parole entrano in chiara contraddizione principalmente con gli interessi economici degli impresari forestali, idroelettrici e minerari, e questo non è mai stato il ruolo delle istituzioni politiche, al contrario agiscono e agiranno come loro garanti, pertanto lettera morta.

4. Che comprendiamo come misure reali: la smilitarizzazione del territorio mapuche, la libertà dei Prigionieri Politici Mapuche e l’inizio di un vero e massiccio processo di restituzione delle terre alle comunità, basato sulle terre ancestrali.

5. Alla fine come CAM confermiano che l’unico cammino è il Controllo Territoriale e la lotta per l’autonomia, verso la liberazione nazionale. Facendo un appello alle comunità e alle altre organizzazioni a non lasciarsi ingannare, a rafforzare il processo per la vera autonomia e a non negoziare in una situazione sfavorevole. Qualsiasi sia il governo di turno, continuiamo ad esercitare il diritto alla ribellione e all’autodifesa, utilizzando la violenza rivoluzionaria contro gli investimenti capitalisti nel Wallmapu.

Coordinamento Arauco Malleco

Wallmapu, 18 marzo 2014

Werken

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
“Coordinadora Arauco Malleco se refiere al perdón de Francisco Huenchumilla al pueblo Mapuche pubblicato il 18-03-2014 in Werken, su [http://www.werken.cl/?p=28097] ultimo accesso 26-03-2014.

 

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