Assassinato membro di un collettivo chavista.
Violenti gruppi dell’opposizione hanno attaccato, dopo una manifestazione contro il governo, unità dei corpi di sicurezza appostati nel centro della capitale venezuelana.
“Fino ad ora nel paese abbiamo due persone morte, deplorevolmente un cittadino di un collettivo [chavista], Juan Montoya, è morto a causa di un proiettile e anche Basil Da Costa ha ricevuto un proiettile”, ha dichiarato, questo mercoledì, Ortega ai mezzi di comunicazione.
“Abbiamo anche 23 funzionari a livello nazionale che avrebbero potuto perdere la vita nel compimento del loro dovere. Abbiamo dispiegato tutti i procuratori della Procura a livello nazionale per indagare questi fatti, sono anche negli ospedali per stabilire il numero esatto dei feriti e nei vari commissariati”, ha aggiunto.
Allo stesso tempo, ha riportato che sono stati incendiati quattro veicoli del Corpo di Indagini Scientifiche Penali e Criminali (CICPC) e altri veicoli di privati che erano nelle adiacenze dell’istituzione pubblica. “Abbiamo materiale fotografico, registrazioni di tutto quanto è avvenuto, come è avvenuto. Sappiamo con esattezza chi sono stati i violenti. Agiremo appoggiandoci alla Costituzione e alla legge”, ha dichiarato.
In questo senso, ha assicurato che durante il corteo si sono presentati dei “rappresentanti politici che si sono rivolti al gruppo di studenti accompagnati da circa 50 persone incappucciate, e dopo che si sono ritirati sono cominciate le azioni violente contro la Procura e le persone che stavano qui”, ha detto.
Ortega ha comunicato che “la Procura ha del materiale fotografico e film presi da diverse angolature di tutto quanto è avvenuto e di coloro che lo hanno fatto”. Ortega Díaz ha affermato che gli studenti dell’opposizione si sono rifiutati di essere ricevuti da un gruppo di direttori e da lei stessa. “È stata garantita la sicurezza del corteo degli studenti da Piazza Venezuela fino alla sede della Procura. Non c’è stato alcun ostacolo per farlo, così come stabilisce la Costituzione”, ha sottolineato.
Trenta arresti
Il ministro di Interni, Giustizia e Pace, Paz Miguel Rodríguez Torres, ha dichiarato che “tutti coloro che dovranno essere arrestati saranno arrestati” dopo i violenti fatti avvenuti nella città di Caracas. Ha comunicato che per i fatti almeno 30 cittadini sono detenuti, “persone che andavano equipaggiate di passamontagna, radio, bombe molotov e ogni tipo di mezzi per aggredire i corpi di polizia. Loro venivano avendo premeditato azioni violente”.
Il titolare del ministero di Interni e Giustizia ha informato che “gli atti di violenza sono stati impressionanti. Inizieremo le indagini e ognuno che dovrà essere arrestato sarà arrestato, perché gli cadrà addosso tutto il peso della legge”. Ha dichiarato che a tutto il paese è diventata evidente “la natura” delle azioni da parte dell’opposizione.
Ha precisato che il presidente Nicolás Maduro permanentemente invita al dialogo per trovare soluzioni sul tema della pace, della sicurezza e della convivenza, ma da parte dei rappresentanti dell’opposizione “ricevono questa risposta”. “È una situazione di vero odio ciò che sentono questi signori”.
“Loro volevano fare il corteo, li hanno lasciati fare il corteo e giungere fino alla procura, ma a partire dal momento in cui sono giunti qui hanno cominciato a portare avanti il loro vero piano che è la riedizione dell’ 11 aprile. Anche noi eravamo preparati per controllare questa intenzione ed è stato ciò che abbiamo fatto, nonostante ciò i livelli di violenza sono stati indubbiamente impressionanti”, ha aggiunto.
A Caracas assassinato dalla violenza fascista un membro di un collettivo rivoluzionario
La violenza scatenata da gruppi fascisti della destra nazionale mercoledì ha causato la morte di un dirigente rivoluzionario della “23 de Enero”, conosciuto come Juancho, ha denunciato il presidente dell’Assemblea Nazionale (AN), Diosdado Cabello.
“È stato assassinato vilmente dal fascismo. Questo per noi è doloroso perché durante questi 15 anni abbiamo visto cadere dei compagni. Questo compagno lo stavano cacciando e non abbiamo nessun dubbio. Era un dirigente della rivoluzione e dei collettivi della “23 de Enero”. Non riusciranno a farci smobilitare”, ha dichiarato durante la solenne sessione del Parlamento, trasmessa dalla Televisione Venezuelana, a La Victoria, stato dell’Aragua.
In questo senso, Cabello ha esortato i collettivi della circoscrizione di Caracas “23 de Enero” a mantenere la calma e a confidare nella giustizia venezuelana, così come nel Governo Bolivariano, di fronte a quello che ha qualificato come “una provocazione della destra”.
“Fino a quando il fascismo? Fino a quando questi assassini fascisti che hanno incitato alla violenza? Fino a quando noi continueremo a mettere i morti? Sono assassini, sono fascisti e dopo si vanno a nascondere sotto le gonne dell’impero nordamericano, non mettono mai la faccia”, ha dichiarato.
Allo stesso tempo, ha ricordato che questa ondata di violenza ha già dei recenti precedenti con l’attacco alla famiglia del governatore del Táchira, José Vielma Mora, nei giorni scorsi, così come la persecuzione di dirigenti comunitari.
“Non cancelleranno il cammino della pace, ma nemmeno ci tremerà il polso per imporre la legge, in qualunque modo uno si chiama, in qualunque posto stiano”, ha ripetuto.
Vídeo:
Procuratore Ortega Díaz: I fatti registrati sono stati la conseguenza di gruppi politici
Più di 30 persone arrestate per i violenti fatti nella sede della Procura
Il Sindaco di Caracas Jorge Rodríguez stigmatizza i fatti violenti
Due morti e decine di feriti nelle proteste a Caracas
L’oppositore Leopoldo López chiama a scendere nelle strade
13-02-2014
Fonte: http://www.aporrea.org/oposicion/n245043.html
AVN / Alba Ciudad / Actualidad RT
tratto da Rebelión
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Al menos dos fallecidos por violencia promovida por la oposición” pubblicato il 13-02-2014 in Rebelión, su [http://www.rebelion.org/noticia.php?id=180785&titular=al-menos-dos-fallecidos-por-violencia-promovida-por-la-oposición-] ultimo accesso 13-02-2014. |