Il capo del Coordinamento Arauco Malleco (CAM), Hector Llaitul, ha emesso un comunicato pubblico con dure critiche agli ultimi attentati registrati nelle zone urbane e ha assicurato che la vera lotta del suo popolo è diretta contro le grandi imprese forestali che si trovano nel territorio in conflitto.

Affermando anche che la lotta mapuche non deve subordinarsi ad ideologie esterne, come nel caso dell’anarchismo, Llaitul ha fatto un appello ai suoi simili, per “avanzare sempre più nel proprio cammino”.

Allo stesso tempo ha chiarito che la CAM, sebbene mantenga il proprio impegno con il processo di rivendicazioni di cui  Matías Catrileo ha fatto parte, non fa eco agli ultimi attentati nelle zone urbane né risponde agli appelli anonimi volti ad aumentare la violenza che appaiono nelle reti sociali, nell’ambito dell’anniversario di Catrileo, a suo giudizio questi snaturano la figura del comunero, “allontanandolo sempre più da quello che fu realmente”.

“Nel contesto di questa 6^a commemorazione, chiariamo che siamo di fronte a due tipi di azioni, le une di carattere indiscriminato, con obiettivi ambigui, realizzate anche in ambito urbano, assolutamente decontestualizzate dalla lotta mapuche e le altre realizzate dagli ORT-CAM e dal movimento autonomo mapuche, che fanno parte di una strategia mapuche, i suoi obiettivi sono i grandi investimenti capitalisti, specialmente le imprese forestali, che vengono realizzate nelle zone di conflitto e rispondono alle richieste territoriali delle comunità mapuche”, spiega il comunicato.

Tutto questo avviene nell’ambito delle visite che il ministro Andrés Chadwick sta effettuando nella regione dell’Araucania e delle dichiarazioni che ha fatto il governo intorno a questa nuova fare del conflitto che si è rivelata nell’Araucania, con attentati incendiari e armati che hanno colpito zone prima non coinvolte in questo tipo difatti.

3 gennaio 2014

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